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Poker live: nessuna denuncia a Livorno ma l'hold'em rimane borderline

21 ottobre 2014 - 08:24

Nessuna denuncia o provvedimento contro il circolo Asd Red Barons di Livorno da parte delle autorità pubbliche locali che, lo scorso weekend, avevano controllato gli spazi dell'associazione in questione. 

Scritto da Cesare Antonini
Poker live: nessuna denuncia a Livorno ma l'hold'em rimane borderline

I FATTI - Il funzionario della Questura della città toscana, controllando i locali di un'associazione di danza caraibica, aveva trovato in una saletta sei tavoli da poker. Da lì era scattata l'ipotesi di illiceità del gioco anche se al tavolo non c'era nessuno.
Nell'incontro tra la Red Barons e alcuni funzionari della Questura è emersa la solita situazione borderline che affligge il poker live dalla famigerata imposizione del Ministro degli Interni Roberto Maroni nel luglio del 2009.
LA CIRCOLARE DEL 2010 - "La Questura di Livorno, infatti, ha ribadito che esiste al momento solo una circolare del 2010 che aveva inserito il poker e il Texas Hold'em nei giochi illeciti. I funzionari hanno chiarito che, in sede di eventuale controllo, il gioco verrebbe fermato per fotografare la situazione e spedire la pratica alla Procura locale", raccontano i responsabili della Red Barons a Gioconews.it.
Nulla di nuovo sotto al sole, quindi.

 

SENTENZE INUTILI AL MOMENTO DELLE VERIFICHE - Tuttavia è importante sottolineare che le varie sentenze che hanno portato ai dissequestri dei circoli e all'assoluzione in formula piena degli indagati a Lecce, Perugia e fino alla Corte di Cassazione, in questi casi risultano inutili e valide solo in sede giurisprudenziale.
Un altro dato preoccupante che emerge da questo confronto è che le informazioni che le Questure hanno sono ferme al 2010 con la circolare del Ministero dell'Interno che i funzionari livornesi hanno come riferimento. E non esiste ancora nessuna norma o nessun'altra comunicazione in arrivo che può far giocare sereno nessun player in nessun circolo.
TUTTO COME PRIMA - Il circolo non subisce danni e cade l'illiceità ipotizzata. Rimane tutto come prima quindi. Ovviamente, però, chi si siede ad un tavolo da poker sa purtroppo a quali rischi va incontro e tutte le sentenze ottenute finora nei tribunali italiani di vario grado e giudizio sono senz'altro utili ma solo in tribunale una volta che qualche autorità, Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza, dovessero denunciare organizzatori e player.
LA SPERANZA DI UNA NUOVA CIRCOLARE - In questo senso sarebbe utilissima una nuova circolare che, quanto meno, fermi denunce per circoli in grado di dimostrare amministrativamente la loro liceità e dal punto di vista del gioco rispettino i soliti canoni di buy in, dai 30 ai 50 euro, no re buy e formule esclusivamente freezout.

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