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Garavini (Pd): "Riconoscere la dipendenza da gioco come malattia, destinando lo 0,1% dei proventi"

27 giugno 2012 - 15:31

Roma - La deputata Laura Garavini (Pd), presente al convegno di oggi a Roma “A carte scoperte: flussi tra denaro e gaming 2.0” sottolinea: “La legislazione italiana non è ancora attrezzata per seguire la crescita del gioco che ha visto una quintuplicazione del fatturato. Come membro della commissione antimafia posso dire che il gruppo del Pd si è mosso su molte segnalazioni che hanno prodotto una proposta di legge che è stata presentata alcuni mesi fa. Vogliamo il divieto della pubblicità per non aumentare la propulsione e non far trasformare il gioco in un fenomeno sociale. Vorremmo poi riconoscere la dipendenza da gioco come malattia vera e propria e chiediamo che lo 0,1% dei ricavati delle concessionarie vada a coprire le spese per la cura”.

Scritto da Ca

Come monitorare i flussi di denaro derivanti dal gioco? “Abbiamo fatto approvare – continua – l’istituzione di conti correnti dedicati dove far confluire tutti i movimenti delle scommesse. Prevediamo ulteriori obblighi per il rilascio di concessioni. Le sanzioni non dovrebbero essere solo di natura monetaria, dato che queste non rappresentano un problema per le concessionarie. La confisca delle slot e la chiusura degli esercizi possono essere metodi più efficaci.

Per venire incontro alle richieste di amministratori locali che vogliono controllare l’enorme richiesta di apertura di sale da gioco, vorremmo intervenire per trovare una via di mezzo. La nostra proposta di legge è un work in progress e la continuità data da queste iniziative è necessaria per seguire l’evoluzione del fenomeno. Ci sono già decine di indagini chiuse che testimoniano truffe e riciclaggio. Dobbiamo intervenire”.

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