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Bianchi (Pdl): “Betting exchange, un pericolo per l’ordine pubblico, no a liquidità internazionale”

03 agosto 2012 - 07:41

La senatrice del Pdl Dorina Bianchi ha presentato un’interrogazione sul betting exchange ai Ministri dell’economia e delle finanze e dell’Interno nella quale chiede di sapere “se i Ministri in indirizzo abbiano attentamente valutato le norme di prossima attuazione, con particolare riguardo ai profili inerenti alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico” e “se non ritengano opportuno intervenire immediatamente al fine di escludere la possibilità di consentire la liquidità internazionale tra giocatori di diversi Paesi”. Anche in Senato un ddl per chiedere la Lega Ippica italiana

Scritto da Amr

Per la Bianchi “tale modalità sembra configurare nuovi e maggiori rischi specificamente sul piano della tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, in particolare ai fini del riciclaggio e finanziamento del terrorismo internazionale, nonché delle frodi in danno dei consumatori”. La senatrice sottolinea con preoccupazione che nel progetto di decreto direttoriale relativo, tra “le varie previsioni introdotte, vi è quella relativa alla introduzione della cosiddetta liquidità internazionale, in forza della quale i consumatori italiani potranno trovarsi a giocare con soggetti residenti in altri Stati membri dello spazio economico europeo. Si tratta di una modifica sostanziale che immette i consumatori italiani nel circuito del gioco internazionale; la disposizione non trova alcuna copertura nelle norme di rango primario contenute nei citati decreti legge; le disposizioni nazionali che regolano l'accesso al gioco on line sono tra le più severe e rigorose, basate su meccanismi di identificazione, registrazione e sub-registrazione, conservazione dei dati, così come la disciplina sull'uso dei mezzi di pagamento e riscossione per le attività di gioco on line; la gran parte degli Stati membri non ha esteso le previsioni contenute nella direttiva 2005/60/CE sul riciclaggio dei capitali di provenienza illecita ed il finanziamento del terrorismo internazionale al gioco on line, contrariamente a quanto fatto dall'Italia; l'apertura di un sistema di cosiddetta liquidità internazionale produrrebbe l'effetto di mettere i giocatori italiani in un'area di gioco comune con soggetti residenti in altre giurisdizioni con regole profondamente differenti, a partire dalla circostanza che alcuni ordinamenti, come quello britannico, consentono anche alle persone giuridiche di assumere la veste di giocatore, ipotesi tassativamente vietata dalla legge italiana; l'assoluta disomogeneità degli ordinamenti nazionali rischia di vanificare il sistema di regole interne proprio ai fini della maggiore tutela dai rischi di riciclaggio e frodi; come noto, tale disomogeneità dei sistemi di regolazione del gioco on line all'interno dell'Unione europea è oggetto dal 2011 di approfondimento dalla parte della Commissione mercato interno, attraverso il libro verde sul gioco on line, proprio al fine di tentare di avviare un processo di avvicinamento delle legislazioni, con particolare attenzione agli aspetti inerenti all'utilizzo del sistema del gioco on line ai fini della prevenzione dei rischi di riciclaggio, finanziamento del terrorismo e frodi; per le ragioni esposte vanno anche attentamente considerati i maggiori rischi di corruzione nello sport e di match fixing”.

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