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Perugia, il centrosinistra: “Via le slot dalla citta'”

31 maggio 2013 - 11:34

Un'ordinanza 'sanitaria' che elimini dall'intero territorio comunale le slot machine: la chiede la maggioranza di centrosinistra del Comune di Perugia, in un ordine del giorno firmato dai capigruppo Stelvio Zecca (Idv), Francesco Mearini (Pd), Emiliano Pampanelli (Prc), Pierluigi Neri (PdCi), Mario Catrana (Sinistra e socialisti).

Scritto da Francesca Mancosu
 Perugia, il centrosinistra: “Via le slot dalla citta'”

 

"La proliferazione di slot-machine e sale giochi", si legge nel documento presentato al sindaco Vladimiro Boccali nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale di Perugia, "non fa che colpire chi è più debole, non solo sotto il profilo economico ma sotto il profilo psichico. Con un giro d’affari in forte crescita il gioco d’azzardo si presenta come terza industria del paese (dopo Enel ed Eni), generando cospicui incassi al Ministero del Tesoro (circa 3,9 miliardi di euro lo scorso anno) ma al tempo stesso è anche portatore di interessi per la criminalità organizzata in quanto ha elevatissimi e rapidi guadagni e dà la possibilità di riciclare considerevoli somme di denaro provenienti da attività illecite".

Oggetto del contendere è l'apertura delle sale da gioco, facilitata dalla liberalizzazione delle licenze commerciali, e contro i quali i sindaci non hanno alcun potere di intervento: la soluzione – si legge nell'ordine del giorno - è quindi da ricercarsi nella "disciplina sanitaria che pone il sindaco garante della salute pubblica". Visto il riconoscimento del gioco compulsivo come patologia, i capigruppo chiedono quindi al sindaco Boccali di "intervenire, con 'ordinanza sanitaria, per l’eliminazione nel territorio comunale delle slot machine" e in subordine richiedono anche un interessamento del Governo "per poter regolare tale attività riassegnando il controllo e la regolamentazione di detto settore ai Comuni per limitarne al massimo la presenza".

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