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Elezioni regionali, il gioco dei vincitori

01 giugno 2015 - 10:07

All'indomani delle elezioni regionali, è tempo di bilanci. Dando un'occhiata ai vincitori e agli sconfitti, attraverso le rispettive posizioni rispetto al tema del gioco pubblico che, come noto, è stato argomento di grande attualità durante la campagna elettorale e lo è, già da tempo, sui vari territori che hanno disciplinato il settore attraverso norme locali. Per questo sarà interessante conoscere le idee dei nuovi governatori sul gioco, visto che tra i temi centrali della riforma del gioco pubblico promessa dalla Legge delega, da attuare nelle prossime settimane, c'è proprio quello di ricostruire il rapporto tra Stato ed enti locali. E allora, vediamo cosa è accaduto nelle varie regioni chiamate alle urne.

Scritto da Redazione GiocoNews
Elezioni regionali, il gioco dei vincitori

 

Il caso più emblematico è senza dubbio la Liguria, strappata al Pd dal delfino di Silvio di Berlusconi, Giovanni Toti. Se lui, in più occasioni, non ha mai preso una posizione ufficiale in materia di gioco, aveva le idee molto chiare Raffaella Paita del Pd, sua diretta sfidante. Per lei la soluzione alla diffusione del fenomeno sono i patti d'area fra i vari Comuni, che consentano di aprire sale gioco in tutti i territorio solo con l'autorizzazione dell'amministrazione comunale e piano del commercio, come già sperimentato a La Spezia. E' da vedere se il governatore forzista prenderà spunto del suggerimento.


ZAIA IN VENETO - In Veneto il presidente uscente Luca Zaia, Lega Nord, sostenuto oltre che dal suo partito anche da Forza Italia e dal resto della coalizione di centrodestra ha praticamente doppiato l'eurodeputata del Pd, Alessandra Moretti, di area renziana. Zaia si è pronunciato più volte in materia di gioco, chiedendo di lavorare soprattutto sulla prevenzione e di aumentare la vigilanza sui siti di gambling, "che vanno resi accessibili, attraverso una legislazione ferrea e pesanti pene per chi non la rispetta, solo agli adulti", e prevedendo per quei gestori che non riescono ad assicurare una corretta selezione dei fruitori "la chiusura definitiva dei siti". In parallelo, il leghista ha anche chiesto di "porre un tetto massimo al numero e all'entità della giocate di uno stesso individuo che non superino una ragionevole quantità e un valore” e ha parlato anche di ippica, chiedendo una razionalizzazione del settore, punto di partenza essenziale per il suo rilancio economico”.

 

ROSSI IN TOSCANA E DE LUCA IN CAMPANIA - La Toscana ha scelto come governatore il presidente uscente, Enrico Rossi (Partito Democratico e lista Popolo Toscano). Sotto di lui la regione ha approvato la sua legge per il contrasto al gioco patologico, promettendo una stretta su slot machine e Vlt, con un distanziometro di 550 metri, azioni sull'Irap e divieto di pubblicità al gioco. In Campania alla fine l'ha spuntata 'l'imprensentabile' Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno, a capo di una coalizione di centrosinistra, battendo il governatore uscente Stefano Caldoro, sotto il quale la Regione ha visto l'approvazione delle misure anti Gap contenute nel Collegato alla legge finanziaria regionale 2014. Fuori gioco il candidato per le liste del Nuovo Centrodestra, Pietro Foglia, che aveva richiamato l'attenzione sul "ruolo strategico dell'osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo, istituito con L.R. n. 5/2013 ma in attesa di essere attivato".

 

UMBRIA E PUGLIA AI RENZIANI - Fra i fedelissimi Pd di corrente renziana in Umbria la spunta Catiuscia Marini, al fotofinish con Claudio Ricci, candidato di Forza Italia ed ex sindaco di Assisi. La presidente uscente si è in passato espressa a favore della promozione di iniziative di prevenzione del gioco patologico, chiedendo di favorire un "accesso consapevole, responsabile e misurato al gioco, offrendo anche supporto alle loro famiglie". In Puglia, schiacciante vittoria di Michele Emiliano, segretario regionale del Pd, che da sindaco di Bari aveva promesso "provvedimenti per contrastare il gioco compulsivo nella città pugliese, come già fatto da diverse amministrazioni lungo la penisola e di mettersi al lavoro con gli assessori all'Urbanistica e al Commercio per individuare misure utili da poter adottare nell'immediato per contrastare il fenomeno".

 

 

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