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Distanze, sala scommesse cambia ingresso: Bertani 'Legge aggirata'

12 settembre 2019 - 08:20

A Cesena una sala scommesse cambia l'ingresso per rispettare il distanziometro, il consigliere regionale Bertani (M5S) chiede l'intervento di Comune e Regione.

Scritto da Redazione
Distanze, sala scommesse cambia ingresso: Bertani 'Legge aggirata'

L'attuazione della legge regionale sul gioco, con la chiusura e il trasferimento degli esercizi che violano il distanziometro, torna al centro dell'attenzione al Consiglio dell'Emilia Romagna e in particolare del consigliere Andrea Bertani (M5S).

“Dopo l'Hippobingo, sempre a Cesena, una sala scommesse ha allungato con un percorso fantozziano davanti al suo ingresso la distanza dai luoghi sensibili (la vicina chiesa di San Pietro). A questo punto spero che i parrocchiani facciano la stessa cosa, riavvicinando, magari con un bel pergolato, l'ingresso della chiesa alla sala scommesse. Così vediamo chi ce l’ha più lungo… l’ingresso”, commenta caustico Bertani, riportando l'episodio di una sala scommesse di Cesena che per rispettare le normative vigenti ha cambiato l’ingresso del proprio locale per risultare distante almeno 500 metri da una chiesa vicina, rientrante nel novero dei cosiddetti “luoghi sensibili”.

 

Ricordando, in parallelo, la vicenda dell'ingresso della sala bingo dell'ippodromo di Cesena spostato proprio per rispettare il distanziometro, finita al centro di un'interpellanza in consiglio comunale – sempre del Movimento cinque stelle – e conclusasi con il via libera ai lavori fatti dal gestore da parte dell'amministratore.
 
 
“Assurdo ed impudente tentare di aggirare in modo così plateale le leggi regionali e le ordinanze comunali.
Del resto dopo il silenzio su Hippobingo di Comune e Regione ora rischia di aprirsi un nuovo Far West, dove ognuno stiracchia regole e ingressi come gli fa più comodo”, conclude Bertani.
 
 
C'è da scommettere che non finirà qui, e intanto il 17 settembre a Bologna è atteso il sit-in di fronte alla sede del consiglio regionale organizzato dagli operatori del gioco legale della regione, proprio per chiedere la modifica della legge vigente e la salvaguardia dei posti di lavoro nel settore, falcidiati dalle chiusure. 
 

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