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Villarosa (Mef): 'Gioco, riduzione dei volumi e delle Vlt prioritaria'

30 settembre 2019 - 09:19

Riduzione dei volumi di gioco, attuazione del divieto di pubblicità e una legge nazionale: li promette il sottogretario Villarosa alla trasmissione PresaDiretta in onda il 30 settembre.

Scritto da Redazione
Villarosa (Mef): 'Gioco, riduzione dei volumi e delle Vlt prioritaria'

"Vogliamo ridurre ancora di più le Vlt. È un impegno che prendo davanti a voi. Questo Governo ha intenzione di ridurre il più possibile il volume di gioco perché è aumentato in maniera esponenziale. Partirà da una riduzione ma punta anche all'eliminazione". Obiettivo "ridurre tutti quegli apparecchi che sono veramente aggressivi e che sono causa dell'azzardopatia. E anche dei luoghi deputati".

 

Queste le parole con cui Alessio Villarosa, sottosegretario all'Economia, traccia il futuro del comparto del gioco pubblico nell'intervista concessa a PresaDiretta per l'inchiesta "Vizio di Stato" che andrà in onda nella serata di oggi, lunedì 30 settembre.

 

 

Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Askanews poi Villarosa si sofferma anche sul divieto di pubblicità del gioco introdotto l'anno scorso con il decreto Dignità. "Bisogna verificare se si tratta di un contratto già in essere o meno. E se ci sono delle concessioni in essere devono essere portate a termine fino a scadenza ma entro l'anno (in realtà, entro agosto 2019, come previsto dal decreto, per in contratti in essere al momento dell'entrata in vigore del provvedimento, Ndr). Quindi noi nel 2020 non avremo pubblicità. È una promessa anche del nuovo Governo".
 
Il sottosegretario all'Economia quindi ricorda che il gioco legale incassa circa 107 miliardi di euro all'anno, di cui 10 vanno al Governo. "Eliminare un incasso di 10 miliardi in un anno ovviamente è impensabile ma farlo in maniera graduale secondo me è possibile".
 
Per quanto riguarda la necessità di una legge nazionale sul gioco, per Villarosa "serve intervenire, però neanche smantellare tutto ciò che di buono è stato fatto in questi anni (dalle Regioni e dai Comuni, Ndr). Quindi va fatto ma con i piedi di piombo".
 
 

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