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Tassa fortuna e gara apparecchi, Governo al lavoro

27 novembre 2019 - 08:19

L'Esecutivo pronto a presentare un emendamento al Dl fiscale sulla tassa sulle vincite, novità in vista per il rinnovo delle concessioni.

Scritto da Anna Maria Rengo
Tassa fortuna e gara apparecchi, Governo al lavoro

Anche se di tassa sulla fortuna si parla all'articolo 93 del disegno di legge di bilancio 2020-2022, potrebbe essere, come viene confermato dalle ultime indiscrezioni, il decreto fiscale lo strumento per determinare nuove aliquote.

Il Governo è infatti in procinto di presentare un emendamento al Dl fiscale, all'esame della sesta commissione Finanze della Camera, nel quale prevede, a differenza da quanto previsto dall'articolo 93 della Manovra, un'aliquota unica del 15 percento, per tutte le vincite superiori ai 200 euro. La tassa sulle microvincite sarebbe invece destinata a sparire.

La nuova aliquota unica, sempre secondo quanto si apprende in attesa del deposito ufficiale dell'emendamento, sarebbe effettiva a partire dal 15 gennaio del prossimo anno.

Si tratta di una novità sostanziale rispetto al testo dell'articolo 93 della Manovra, che testualmente recita:

"Art. 93.

(Incremento del prelievo sulle vincite)
1. Il prelievo sulle vincite previsto dall’articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto del direttore generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato 12 ottobre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.265 del 14 novembre 2011, richiamato nell’articolo 10, comma 9, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012 n.44, è fissato nelle seguenti misure:
a)1,9 per cento dal 1° maggio 2020 e1,3 per cento dal 1° gennaio 2021, per la vincita o parte di essa fino a 500 euro;
b )15 per cento, dal 1° maggio 2020,per la parte della vincita eccedente euro 500.
2. A decorrere dal 1° marzo 2020 il diritto sulla parte della vincita eccedente i 500 euro previsto dall’articolo 6, comma 1, del decreto del direttore generale dell’Amminirazione autonoma dei monopoli di Stato 12 ottobre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.265 del 14 novembre 2011, richiamato nell’articolo 10, comma 9, del decreto-legge 2 marzo 2012, n.16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, è fissato al 15 per cento.
3. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli è modificata la percentuale del prelievo sulla vincita dei giochi Super Enalotto e Superstar destinata al fondo utilizzato per integrare il montepremi relativo alle vincite di quarta e quinta categoria dell’Enalotto, di cui all’articolo 6, comma 2, lettera b), del decreto deldirettore generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato 12 ottobre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.265 del 14 novembre 2011, al fine di adeguarla alle nuove aliquote del prelievo sulle vincite".

Il testo della Manovra è oggetto di un emendamento a firma del senatore del Pd Franco Mirabelli (uno dei due, assieme a quello del forzista Del Mas, segnalati per il voto) , che  non solo prevede che "la tassa sulle vincite alle Vlt sia pari all'1,9 percento dal 1° maggio 2020 e 1,3 per cento dal 1° gennaio 2021, per la vincita o parte di essa fino a 125 euro", e non più 500 euro; e che sia pari al "15 per cento, dal 1° maggio 2020, per la parte della vincita eccedente i 125 euro" e non più 500, ma che prevede interventi anche sul payout delle slot, fissato al 65 percento, e sul Preu di slot e Vlt, fissato rispettivamente al 23 percento e al 7,93 percento. Temi ripresi dal Governo, intenzionato però a intervenire con il decreto fiscale, visto che da ieri 26 novembre si parla appunto anche di un ritocco del Preu, ma pure del payout.

IL NODO CONCESSIONI - Altro intervento allo studio è quello relativo al rinnovo delle concessioni per gli apparecchi, misura prevista dall'articolo 92 della Manovra. Il Governo starebbe valutando la revisione di alcuni termini relativi alla gara.

GLI EMENDAMENTI ALLA MANOVRA - Intanto, è stato pubblicato il corposo fascicolo degli emendamenti presentati in Senato alla Manovra. A parte i citati emendamenti di Del Mas e di Mirabelli, nessuno tra quelli relativi al gioco (peraltro numerosi) figura tra i segnalati.

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