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Dl fiscale, protagonista in Aula la lotteria degli scontrini

04 dicembre 2019 - 09:10

Prosegue anche oggi 4 dicembre alla Camera il dibattito sul decreto fiscale: focus su gioco e lotteria degli scontrini.

Scritto da Rf
Dl fiscale, protagonista in Aula la lotteria degli scontrini

Prosegue oggi mercoledì 4 dicembre alla Camera la discussione del disegno di legge: conversione in legge del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.

Sempre nel primo pomeriggio di oggi è in programma lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
 
Il Governo intende chiedere la fiducia sul testo scaturito dai lavori della commissione Finanze.
 
Nella giornata di ieri, martedì 3 dicembre, in Aula è iniziato il dibattito sul decreto Fiscale e al centro della discussione è stato affrontato il tema del gioco, in particolare della lotteria degli scontrini.
 
È intervenuto il deputato Nunzio Angiola (M5S) il quale ha spiegato che “tra i 60 articoli del decreto, così come è stato approvato dal Governo, segnalo in questa sede i seguenti: l’articolo 14 consente alla Guardia di finanza e all’Agenzia delle entrate, per le attività di analisi del rischio e controllo ai fini fiscali, ovvero nell’assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria, per la sola Guardia di finanza, e con idonee misure di garanzia a tutela dei diritti degli interessati, l’utilizzo dei dati contenuti nei file delle fatture elettroniche. L’articolo 18 detta disposizioni volte a modificare il regime di utilizzo del contante, stabilendo che il valore soglia, pari a 3 mila euro nella legislazione previgente, oltre il quale si applica il divieto di trasferimento del contante fra soggetti diversi, venga ridotto a 2 mila euro. L’articolo 19 esclude dall’imponibile le vincite della lotteria degli scontrini. L’articolo 22 introduce un credito d’imposta per transazioni effettuate con carte di credito. L’articolo 29 autorizza la costituzione di un fondo, di importo non superiore a 100mila euro annui, da destinare alle operazioni di gioco a fini di controllo da parte di agenti sotto copertura. Questo è il quadro degli articoli più importanti che ho voluto segnalare in questa sede, ma sono circa cento le modifiche introdotte dal primo giro di emendamenti approvati in Commissione finanze qui alla Camera”.
 
Il deputato di Forza Italia Raffaele Baratto ha affermato che “il secondo decreto fiscale di questa legislatura è l’ennesimo provvedimento che di fiscale ha sicuramente l’intenzione di punire duramente chi fa impresa sulla base del sempreverde pregiudizio in forza del quale chi produce ricchezza è necessariamente un evasore. Non si può, infatti, diversamente definire un decreto fiscale in cui la più gran parte delle norme presentate in Commissione sembra scritta a quattro mani insieme all’Agenzia delle entrate. E dico sembra augurandomi di essere smentito, ma purtroppo so che non sarà così. Un “decreto fiscale” che dovrebbe essere la sede deputata ad alleggerire i pregiudizi del pubblico nei confronti del fisco, ad appianarne le naturali divergenze, costruendo finalmente nel nostro Paese un rapporto normale, efficiente e giusto tra fisco, cittadini ed imprese. Ed invece ci troviamo di fronte un elenco fitto fitto di norme draconiane, adempimenti inutili caricati su commercianti ed artigiani. Il tutto condito di sanzioni esemplari e ce n’è davvero per tutti i gusti, dall’estensione del reverse charge anche per la piccola impresa edile che dovrà costruire mezzo chilometro di marciapiede, alla sanzione del cliente e alla lotteria degli scontrini: un vero bestiario moderno delle sanzioni fiscali che farà sicuramente scuola per chi nel resto del mondo volesse introdurre un regime di polizia fiscale. Accennavo prima al fatto che in questo decreto si prevedeva addirittura, all’articolo 20, una sanzione a carico dell’esercente che non trasmetteva il codice fiscale del cliente, di fatto impedendo la sua partecipazione alla cosiddetta lotteria degli scontrini, tanto per fare un esempio del proliferare di sanzioni assurde a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane. Fortunatamente qualcuno si è messo una mano sulla coscienza e ha forse pensato che fosse troppo, approvando un emendamento di questo gruppo teso a limitare ed eliminare questa sanzione. Ebbene, tutte queste sanzioni verranno nella miglior tradizione di questo Paese caricate sulle spalle già stanche della parte produttiva del Paese, che viene per l’ennesima volta trattata come se fosse un salvadanaio da rompere per finanziare le promesse di questo Governo”.
 
Il deputato di Fratelli di Italia Paolo Trancassini ha sottolineato che “questo è un decreto in cui pensate che con la lotta al contante si possa in qualche modo uscire dall’emergenza e arrivate persino a pensare alla delazione attraverso questa genialata della lotteria dello scontrino. Pensare alla lotteria dello scontrino significa non conoscere le norme più elementari del commercio. Lo dico agli amici di Roma: noi quando avremo finito di fare la fila sul Raccordo, faremo la fila alla cassa per fare colazione la mattina. Aggiungeremo fila a fila, perché mentre andremo a fare colazione, ovviamente, ognuno di noi tenterà di giocare la sorte e avrà la possibilità, appunto, di farlo attraverso questa geniale scelta della lotteria dello scontrino”.
 
Carlo Giacometto di Forza Italia ha affermato che “quanto alla lotteria per gli scontrini, come si diceva all’inizio, si tratta solo di un timido accenno a politiche di contrasto di interessi fiscali; si dovrebbe invece fare molto di più in quella direzione, perché l’emersione dell’evasione si ottiene consentendo, come avviene ad esempio negli Stati Uniti, la detrazione totale dal reddito di tutte le spese connesse alla casa, quelle per la salute, per l’istruzione, per le imposte e le assicurazioni previdenziali, addirittura per le donazioni. Con questo decreto, al contrario, il Governo prevede un tetto più basso all’utilizzo del contante, pensando che ciò possa costituire un argine all’evasione, quando invece appare chiaro che, in realtà, determinerà una contrazione dei consumi interni”.
 
Il deputato Raffaele Topo del Partito democratico ha aggiunto che “da una parte c’è un obiettivo, cioè quello di provare ad agire sul tema del contrasto all’evasione fiscale, e dall’altro l’idea di semplificare e di favorire, anche di incentivare l’uso di strumenti come l’uso del pagamento elettronico, riprendendo anche una misura che potrà essere molto interessante, che è quella che prevede sostanzialmente la lotteria degli scontrini. Spero che il Ministero dell’Economia acceleri anche in questa direzione”.
 
I LAVORI IN SENATO - Intanto, in commissione Bilancio in Senato, procede con tempi maggiori del previsto l'esame del disegno di legge 2020-2022 e dei suoi emendamenti. Come stabilito dalla Capigruppo, questa settimana l'attività prosegue dunque nelle Commissioni, mentre l'Assemblea è convocata dal 9 dicembre, per la discussione del bilancio 2020. La commissione Bilancio è chiamata a esaminare tre emendamenti sul gioco (Mirabelli del Pd, Endrizzi del M5S e Dal Mas di Forza Italia), e che si riferiscono all'articolo 92 (concessioni apparecchi e riordino) e all'articolo 93 (tassazione vincite).

 

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