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Alassio, sì a regolamento sul gioco: dal settore fondi per sportello sul Gap

21 febbraio 2020 - 14:42

Il consiglio comunale di Alassio (Sv) approva regolamento sul gioco che vede la collaborazione degli operatori del settore nel contrasto al Gap, la soddisfazione di As.Tro.

Scritto da Redazione
Alassio, sì a regolamento sul gioco: dal settore fondi per sportello sul Gap

Arriva dalla Liguria, precisamente da Alassio, una svolta decisiva nei regolamenti per il contrasto al gioco patologico. Nel comune in provincia di Savona, gli operatori del settore giochi si impegneranno per la creazione di uno sportello d’ascolto e di accoglienza pensato per prevenire comportamenti compulsivi e collaboreranno con l’Amministrazione per la tutela dei cittadini.

Nel regolamento approvato dal consiglio comunale – costruito con il confronto con l'associazine As.tro, in rappresentanza dei gestori di slot machine – la novità è illustrata negli articoli 9 e 10, con i quali si istituisce il "contributo contrasto ludopatia", una tassa volontaria degli esercenti contro i comportamenti compulsivi che si sommerà al contributo messo a disposizione dallo stesso Comune.

 

Più in dettaglio, "i titolari di sale giochi, agenzie scommesse, sale Vlt ed esercizi commerciali in cui sono installati apparecchi da gioco verseranno al Comune di Alassio un contributo annuo"; la somma in questione sarà destinata "esclusivamente ad azione di contrasto alla ludopatia".
Per il 2020, l’accordo degli operatori con il Comune prevede un contributo di 15mila euro. Il fondo dovrà finanziare "uno sportello di ascolto, diretto da uno psicologo specializzato, al fine di assistere le persone bisognose di supporto psicologico". Verrà inoltre messo a disposizione un numero verde per l’assistenza telefonica. Il modello elaborato per il contrasto al gioco compulsivo prevede anche corsi di formazione per gli addetti del settore gioco, "al fine di conseguire idonea certificazione".
Una crescita di professionalità che permetterà agli operatori che aderiranno al contributo di essere esentati dalle discipline sui limiti orari. Su questo fronte, il Comune ha previsto lo stop delle sale da gioco dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 di tutti i giorni; anche per gli apparecchi da gioco gli orari di sospensione saranno gli stessi. Le nuove sale da gioco e l’installazione di nuovi apparecchi saranno inoltre soggetti al “distanziometro”: per poter aprire, sarà necessaria una distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, centri giovanili, strutture residenziali o semiresidenziali di ambito sanitario.
 
IL COMMENTO DI FASUOLO (AS.TRO): "Il regolamento di Alassio è il primo in Italia costruito con la stretta collaborazione tra il Comune e gli operatori di gioco, un risultato importantissimo”, commenta Raffaele Fasuolo, responsabile As.Tro per la Regione Liguria, dopo l’incontro di ieri, 20 febbraio, con l’assessore comunale con delega al Commercio e strutture sanitarie, Fabio Macheda, a cui hanno partecipato anche gli esercenti.
“In passato abbiamo più volte incontrato l’Amministrazione, spiegando che la semplice istituzione dei limiti orari al gioco non avrebbe portato un reale risultato alla lotta alla ludopatia – spiega Fasuolo-. Abbiamo sottolineato come sarebbe stata importante la creazione di uno sportello d’ascolto e di accoglienza per prevenire l’evoluzione del disturbo da gioco patologico, una svolta nel panorama dei provvedimenti possibili”.
Il regolamento approvato dal Consiglio Comunale, nel quale è previsto proprio uno sportello finanziato dagli operatori, “fa la differenza. L’associazione Astro è stata parte attiva nella collaborazione con il Comune per la nascita di tale sportello, con la speranza che il 'modello Alassio' possa essere replicato su tutto il territorio nazionale. Non basta limitare il gioco, serve prevenzione e cura per le persone colpite da disturbi compulsivi”.
L’associazione, conclude Fasuolo, “è inoltre in procinto di iniziare corsi di formazione ed informazione per forze dell’ordine, funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e operatori del settore, in modo da rendere più trasparente l’attività di controllo”.
 

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