skin

Belotti (Lega): 'Revocare divieto di pubblicità al betting per il 2020-2021'

14 maggio 2020 - 11:20

Durante il dibattito alla Camera seguito all'informativa del ministro Spadafora, Belotti (Lega) ha chiesto di revocare il divieto alle sponsorizzazioni del betting nel calcio per il 2020-2021.

Scritto da Redazione
Belotti (Lega): 'Revocare divieto di pubblicità al betting per il 2020-2021'


Fondo per lo sport alimentato dal prelievo sulla raccolta di scommesse - e divieto di pubblicità del gioco - ancora al centro del dibattito parlamentare.
Dopo il Senato, il tema è stato affrontato anche alla Camera dei deputati, dove il ministro Vincenzo Spadafora ha presentato l’informativa urgente del Governo sulle iniziative di competenza del ministero per le Politiche giovanili e lo sport per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

Particolarmente accesso l'intervento di Daniele Belotti (Lega): "Ci ha parlato del grande fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale finanziato, oltre che dall’elemosina di dieci milioni di euro, anche dai proventi delle relative scommesse sportive. Però qui ministro si deve decidere: perché qual è lo sport che raccoglie più scommesse? É il calcio, la serie A. Quindi capisco che è una scelta difficile, ma se voi basate il salvataggio di tutto lo sport italiano su questo fondo, allora faccia ripartire la serie A, ma sull’esempio di Germania e Inghilterra, non sul terno al lotto perverso che avete partorito per cui una squadra rischia la retrocessione, di perdere il campionato in base non ai risultati sul campo, ma all’infausta possibilità, alla
sfiga di trovarsi un giocatore positivo. Quindi a questo punto lo ribadiamo, se la salvezza dello sport dipende, come avete previsto, da questo fondo finanziato dalle scommesse, allora almeno per la stagione 2020-2021 revochi il divieto alle sponsorizzazioni del betting nel calcio. Guardi che anche noi abbiamo votato in modo convinto l’abolizione della pubblicità, il divieto della pubblicità sulle scommesse, però se oggi dobbiamo scegliere, non abbiamo dubbi: secondo lei pesa di più sulla bilancia la possibilità che milioni di italiani possano continuare a fare sport o qualche centinaio di persone che va a scommettere perché vede un marchio su un tabellone a bordo campo? Certo che per uno come me che da quarantacinque anni va in curva fa male vedere le partite a porte chiuse, ma qui dobbiamo salvare anche le 3-4 mila società dilettantistiche di calcio che rischiano di fallire. 
Avete abusato dei Dpcm, trovate una soluzione perché i diritti televisivi della serie A vadano in buona parte a favore della Lega Pro e delle serie dilettanti. Lo hanno fatto in Spagna, lo possiamo fare noi. Chiudo, presidente, ricordando che, oltre un terzo della fiscalità, come ha detto il ministro, generato dallo sport, viene reinvestito nello sport stesso e chi produce il 75 percento di questa fiscalità è il calcio.
Ministro, l’alternativa sono decine di migliaia di bambini e ragazzi che non avranno più la possibilità di giocare a calcio, a basket, a pallavolo nella squadra del proprio quartiere o del proprio comune o di fare qualsiasi altro sport. Ci permetta purtroppo però di non avere molto fiducia in lei e in questo Governo. L’unico intervento concreto che abbiamo sentito oggi sono i 200 milioni per i bonus per i lavoratori del settore sportivo: bene, però, Ministro, avete messo 200 milioni per 120 mila lavoratori, ma ne spendete 45 per fare un vergognoso regalo sotto forma di sconto fiscale a qualche centinaio di operatori del comitato organizzatore olimpico che hanno stipendi anche da 500 mila euro l’anno. Mi permetta di dire che siete ridicoli".
 
 
Mauro Marin (Forza Italia) evidenzia che "le associazioni sportive dilettantistiche hanno bisogno di essere aiutate. Servono soldi subito, immediatamente. Per quello noi le abbiamo chiesto di fare un fondo da 200 milioni per le associazioni sportive dilettantistiche a fondo perduto già nel 'Cura Italia': in quest’ultimo decreto avete messo 35 miliardi; nel decreto di aprile che già è maggio per parlare dei vostri ritardi metterete altri 50-55 miliardi e per lo sport lei non ha 200 milioni? Mi vien da pensare che o lei si disinteressa dello sport o lei nel Governo conta poco, poco: perché i 200 milioni erano lo 0,8 per cento del 'Cura Italia'. Il Governo deve trovare 200 milioni da mettere. Lei ci fa il ragionamento delle scommesse: è una cosa che in tanti altri Paesi avviene già e ha già provocato le rimostranze del settore - vedremo come andrà a finire -, ma non bastano i 35 milioni di cui parla lei. Servono almeno 200 milioni per far vivere queste associazioni, che altrimenti moriranno".
 

Infine Patrizia Prestipino (Partito democratico): "Lei ha parlato di un fondo alimentato dalla percentuale sulle scommesse, va benissimo, ma le scommesse oggi non ci sono, non c’è il calcio, non c’è lo sport, è tutto fermo.
E quindi va bene, ci siamo soffermati su questo, ma, spiegatemi, se c’è una manovra da 55 miliardi, lei ha parlato di un miliardo di risorse, quali sono le risorse aggiuntive che sono presenti nel 'decreto Liquidità', perché le altre sono quelle già stanziate nel bilancio del
Ministero".
 

Articoli correlati