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Dl Ristori IV in arrivo, molte regioni cambiano colore e attività riaprono

28 novembre 2020 - 10:45

L'ordinanza del ministro Speranza 'cambia colore' a molte regioni, domenica riaprono negozi in Lombardia e Piemonte ed è atteso l'ok del Cdm al Dl Ristori IV con stop delle tasse.

Scritto da Fm
Dl Ristori IV in arrivo, molte regioni cambiano colore e attività riaprono


Dovrebbe arrivare nella serata di domani, domenica 29 novembre, il via libera del Consiglio dei ministri al decreto Ristori quater, comprensivo della tregua fiscale - con una moratoria sulle tasse di fine anno - per “tutti i settori economici che hanno subito perdite”, quindi non solo per i codici Ateco individuati fin qui come i più colpiti dalle limitazioni governative per il contenimento del Covid. Fra i quali, come noto, trova posto anche quello del gioco pubblico, ancora in attesa dei "ristori" previsti dai precedenti decreti, in molti casi.

Nessuna novità per il comparto dopo le ordinanze appena varate da alcune Regioni e Province autonome dopo (e nonostante, per alcune) la decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza, di rinnovare da domani fino al 3 dicembre le misure restrittive vigenti relative a Regioni Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana.

Con quest'ultimo provvedimento quindi la nuova "mappa" dell'Italia si configura come segue: le regioni arancioni sono Calabria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Friuli Venezia Giulia; le gialle sono Liguria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Molise, Veneto, Provincia autonoma di Trento; le rosse sono Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo, Campania, Valle d'Aosta.

Alla luce di questa nuova ordinanza, i governatori ne hanno a loro volta emanate altre, che non cambiano nulla per le attività di gioco, ancora inesorabilmente chiuse fino al 3 dicembre, come da Dpcm.

LE NOVITA' IN PROVINCIA DI BOLZANO - Nella Provincia autonoma di Bolzano, dopo la massiccia adesione popolare allo screening diffuso anti-Covid-19 del 20 e 22 novembre, a cui hanno partecipato 362.050 persone, e dell’andamento epidemiologico degli ultimi giorni, la Giunta ha deciso una progressiva riapertura di vari servizi (nonostante la "zona rossa" confermata da Speranza). Il presidente Arno Kompatscher ha firmato ieri (27 novembre) una nuova ordinanza contingibile e urgente, la numero 73. “Come avevamo annunciato nei giorni scorsi – ha detto il presidente nel corso di una conferenza stampa – dopo i sacrifici di questo lockdown, alla luce del lento miglioramento della situazione, si è deciso di procedere con alcune riaperture. É una questione di tutela di posti di lavoro, di buste paga per migliaia di persone e di salvaguardia del tessuto produttivo”. Ma è fondamentale, ha aggiunto, “non pensare che l’emergenza sia finita e continuare ad osservare le norme di prevenzione, mantenere il distanziamento sociale, indossare la mascherina e igienizzare frequentemente le mani”.
Il documento siglato dal presidente Kompatscher dispone inoltre che da lunedì riprendano le lezioni in presenza in tutte le classi della scuola media e nelle scuole di musica. Potranno riaprire fino alle ore 18 anche tutti i negozi al dettaglio applicando la regola dell’1/10, e cioè una persona ogni dieci metri quadri, i mercati di beni alimentari nonché parrucchieri ed estetisti. Riaperti pure i centri commerciali, anche nel fine settimana, con un attento monitoraggio dell’afflusso di persone. Cadono anche molte restrizioni per i settori produttivi e per i cantieri edili. In generale, sono nuovamente possibili i contatti con i clienti, ma ovviamente nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Saranno di nuovo possibili anche gli spostamenti in altri comuni per le necessità previste dall'ordinanza e quindi anche per la spesa.
Da venerdì prossimo, 4 dicembre, nell'arco della giornata saranno consentiti nuovamente i movimenti, anche tra i diversi comuni, senza necessità di avere motivi documentati. Tuttavia il divieto di spostarsi dal proprio domicilio rimane valido dalle ore 22 alle ore 5, lasso di tempo in cui l’abitazione può essere lasciata solo per lavoro, salute o motivi urgenti. Potranno anche essere riaperte tutte le attività professionali di cura della persona. I bar e i ristoranti potranno riaprire ma fino alle 18. Ai tavoli si potranno sedere al massimo quattro persone, tranne nel caso siano conviventi. Possibile il take-away fino alle 20 e la consegna a domicilio fino alle 22. Dal 4 dicembre saranno aperti anche gli alberghi. Tutti i dettagli delle misure introdotte sono contenute nell’ordinanza allegata al comunicato. 
L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020.
 

TOSCANA, CAMBIANO LE REGOLE PER SPOSTAMENTI ED ATTIVITÀ - In Toscana il governatore Eugenio Giani ha firmato una nuova ordinanza che regolamenta gli spostamenti e le attività.
Sono consentiti gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione: per raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione in tutta la Regione; in comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica; per andare a trovare figli presso l’altro genitore; per coltivare il terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo; per l’attività di raccolta tartufi, funghi e pesca esclusivamente a titolo professionale fuori dal comune di residenza; per accudire gli animali allevati.
È consentito lo svolgimento dell’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali.
Nei corsi di formazione professionale sono consentite in presenza le attività di laboratorio e gli stage. Tutte le altre attività si svolgono a distanza. L’attività di scuole di musica, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere e altri corsi, compresi gli eventuali esami, è svolta a distanza se collettiva o in presenza se individuale.
Gli spostamenti devono essere autocertificati indicando tutti gli elementi necessari per la relativa verifica.
 

PIEMONTE IN ZONA ARANCIONE, CIRIO "UN PASSO IMPORTANTE" - Da domenica 29 il Piemonte sarà in zona arancione. "Una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro del nostro sistema sanitario", evidenzia il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. "Questo è un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di riaprire già da questa domenica, ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza".

LOMBARDIA IN ZONA ARANCIONE, IL COMMENTO DI FONTANA - Il comportamento "serio dei lombardi tenuto in queste settimane ha consentito di ottenere oggi che la Lombardia entrasse nella 'zona arancione'. Credo che sia una positiva notizia, diretta conseguenza della valutazione di tutti i numeri che in questi ultimi giorni sono sempre stati positivi e che continuano a esserlo. Non bisogna però abbassare la guardia".
Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta la fine della zona rossa per il suo territorio.
"Bisogna assolutamente tenere conto che siamo ancora in una situazione in cui il virus c'è ed è ancora pericoloso. Dobbiamo ribadire, sottolineare e insistere - ha rimarcato il presidente - perché quei comportamenti attenti, rispettosi delle regole, del distanziamento, dell'uso della mascherina, del lavaggio delle mani devono essere ancora mantenuti. Bisogna far capire ai cittadini che non è iniziata la stagione del 'liberi tutti'. Non è il momento - prosegue il presidente - in cui ci si può comportare come si faceva prima".
Una notizia molto positiva. "Dobbiamo consolidarla e fare in modo che si facciano ulteriori passi avanti. Dobbiamo dire prima di tutto grazie ai lombardi, perché ciò che si è ottenuto è grazie al rispetto delle norme, delle limitazioni che in queste settimane sono state mantenute.
I negozi da domenica possono riaprire, le seconde e terze classi della scuola media da lunedì torneranno a fare lezione in presenza, all'interno del Comune di residenza si potrà circolare senza autocertificazione".
 

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