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Lazio, Simeone (FI): 'Ok proroga legge gioco, puntare su prevenzione'

04 agosto 2021 - 08:46

Per il consigliere laziale Simeone (FI) la proroga all'entrata in vigore del distanziometro per le attività di gioco approvata dall'Aula è un 'piccolo passo avanti rispetto alle esigenze degli operatori'.

Scritto da Redazione
Lazio, Simeone (FI): 'Ok proroga legge gioco, puntare su prevenzione'

“Un piccolo passo avanti è stato compiuto in consiglio regionale, nel corso della discussione e dell’analisi degli emendamenti al cosiddetto Collegato al bilancio 2021, nei confronti di un comparto importante quale il gioco legale rappresenta”.

Lo afferma il consigliere regionale del Lazio Giuseppe Simeone dopo l'approvazione, con il voto di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, del sub emendamento presentato dalla giunta regionale al Collegato di bilancio 2021 che determina una proroga di 12 mesi del termine per adeguarsi a quanto stabilito dalla normativa regionale vigente in materia di gioco che, come noto da settembre 2021 avrebbe costretto alla chiusura centinaia di attività del comparto.

 

Puntavamo a fare molto di più a sostegno del gioco legale, come dimostrano i contenuti degli emendamenti che abbiamo presentato, ma non possiamo non considerare l’apertura effettuata in tale senso.
Restiamo, infatti, dell’idea che dove non ci sono garanzie per il gioco legale non ci sono occupazione, ci sono famiglie abbandonate a se stesse e imprese che stentano a sopravvivere.
Ma soprattutto ci sono illegalità e deriva sociale”, sottolinea Simeone.
“Il gioco d’azzardo patologico, al contrario di quello legale e controllato dallo Stato, crediamo debba essere affrontato in altro modo. Non tentando di rimuovere, o di reprimere, un problema che comunque esiste ma mettendo in atto tutti gli strumenti a nostra disposizione per una adeguata prevenzione affinché il gioco d’azzardo non si trasformi in patologia.
Abbiamo come istituzioni il dovere di attuare tutte le soluzioni possibili per tutelare il gioco lecito e ridurre al minimo il ricorso a quello illegale che è il vero cancro che dobbiamo rimuovere e curare perché ha ripercussioni terribili e devastanti non solo sulla persona che ne è dipendente ma anche sulle famiglie e nel relativo contesto sociale e lavorativo”.
 

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