Studi medici, cliniche o ospedali, ambulatori o cliniche veterinarie, uffici di polizia e carabinieri e uffici giudiziari. Sono questi i luoghi dove ogni cittadino italiano, che sia oppure no in possesso del green pass, può accedere senza problemi a partire dal primo febbraio.
Così stabilisce il decreto del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sottoscritto anche dai ministri della Salute, Roberto Speranza, dell'Economia e delle finanze Daniele Franco, della Giustizia Marta Cartabia, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e della Pubblica amministrazione Renato Brunetta pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 24 gennaio.
Si tratta di luoghi dove normalmente ci si reca per soddisfare le esigenze essenziali e primarie della persona "per far fronte alle quali", riporta il decreto, "nell'ambito dei servizi e delle attività che si svolgono al chiuso di cui al comma, è richiesto il possesso di una delle certificazioni verdi Covid-19".
Di seguito quindi ecco l'elenco delle esigenze che anche senza certificazione verde possono essere soddisfatte: "esigenze alimentari e di prima necessità per le quali è consentito l'accesso esclusivamente alle attività commerciali di vendita al dettaglio; esigenze di salute, per le quali è sempre consentito l'accesso per l'approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori; esigenze di sicurezza, per le quali è consentito l'accesso agli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti, esigenze di giustizia, per le quali è consentito l'accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata".
Il rispetto delle misure di sicurezza, riporta ancora il decreto, "è assicurato dai titolari degli esercizi di cui all'allegato" e "dai responsabili dei servizi.