skin

Il Parlamento: 'Riforma, educazione e innovazione in primo piano'

07 marzo 2022 - 18:19

Ampio dibattito politico dopo la presentazione del paper I-Com: gli interventi di Marino, Capitanio, Carabetta, de Bertoldi, Lattanzio e Toffanin.

Scritto da Anna Maria Rengo
Il Parlamento: 'Riforma, educazione e innovazione in primo piano'

Una legislazione inadeguata, ma un legislatore che corre ai ripari anche sul fronte dell'innovazione. È quanto emerge nel dibattito che segue la presentazione del paper dal titolo “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. L’evoluzione dell’industria e il potenziale della trasformazione digitale” curato dal team dell’Istituto per la Competitività (I­Com), presentato insieme a International Game Technology (Igt)

Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, Mauro Maria Marino (Italia Viva), sottolinea: “In questo momento siamo inadeguati e come legislatori dobbiamo agire di conseguenza. Come commissione di inchiesta abbiamo condotto delle audizioni per dare il senso del tema di affrontare e gli elementi di criticità. Da esse è emerso che il gioco online ha una potenzialità ma è anche visto come un problema potenziale molto forte sotto la prospettiva del riciclaggio. Dobbiamo cercare di ragionare in prospettiva. La parte del gioco online tende a sfuggire, a essere più complessa”.

Massimiliano Capitanio, deputato Lega Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, sottolinea: “Quando lo Stato affronta la problematica dei giochi deve formare la consapevolezza di chi gioca perché non si crei patologia. Un eccesso di restrizioni e di normativa avvantaggia il gioco illegale. Lo Stato deve contrastare l'illegalità e deve far quadrare i conti. Bene le azioni per contrastare le malavita organizzata, ma anche il collaborare con le società che fanno impresa, comprese quelle di gioco. Una campagna educativa attraverso la Tv di Stato deve essere portata avanti”.

Luca Carabetta, deputato M5s Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, osserva: “Noi andiamo incontro a una maggiore immersività nel mondo digitale, che diventa sempre più pervasiva e non sappiamo cosa porterà come rischi e opportunità. La nostra popolazione anziana fatica ad approcciarsi alle nuove tecnologie. Il tema del gioco è di interesse, nel 2020 c'è stata un'accelerazione dei processi online, bisogna vedere quali resteranno e quali saranno assorbiti. Il rischio delle norme è quello dell'obsolescenza. Fare norma e decreti attuati richiede tempi, l'innovazione richiede tempi più brevi. Sull'informazione pubblica troppo poco si sta facendo sulla transizione digitale”.

Partecipa all'evento anche il senatore di Fratelli d'Italia Andrea de Bertoldi: “I danni maggiori che il sistema del gioco ha avuto sono dovute all'approccio nei confronti del gioco, che è stato ideologico, mentre deve essere laico, capire le difficoltà e risolverle. L'aumento del Preu, il divieto della pubblicità non hanno fatto nulla nei confronti delle ludopatie, e questo approccio io lo combatto. È urgente la riforma del gioco, vorrei sbagliare ma credo che sarà patrimonio della prossima legislatura. La riforma deve riformare le regole, oggi fisico, online, regioni, comuni, c'è di tutto; prevedere la formazione degli operatori di gioco; puntare al gioco come intrattenimento piuttosto che come azzardo, limitare dunque puntate e vincite, questa sarebbe una vera risposta alla ludopatia; creare un registro nazionale degli operatori e una banca dati che sia collegata ad Asl e server per cercare di contrastare le patologie del gioco”.

Paolo Lattanzio, deputato Pd Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, afferma: “Io sono presidente del comitato della commissione Antimafia che si occupa delle infiltrazioni mafiose nel gioco durante l'epoca Covid. Abbiamo cercato di togliere l'approccio ideologico che ammantava il gioco ma continuiamo ad avere una forte opposizione. Non posso pensare a trasformazione digitale che non abbia come corollario nella scuola e della Tv pubblica l'uso critico dei media. Con questo governo non è tabù parlare di condizionalità positive. La riforma non può prescindere da aspetto educativo così che giovani possano capire i rischi e le innovazioni tecnologiche.
I concessionari hanno il compito di procedere alla segnalazione di operazioni sospette. Avere chiuso a lungo il gioco legale fisico, criminalizzare il gioco legale significa indebolire uno degli strumenti chiave per la lotta al riciclaggio di denaro e la Uif ha avuto un ruolo fondamentale in questa fase.
È necessario ragionare in termini di una agenzia europea, il contrasto al gioco illegale non è battaglia che si può fare all'interno dei confini italiani”.

Roberta Toffanin, senatrice Fi Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, conclude gli interventi dei parlamentari: “C'è bisogno di una riforma urgente, non si può più andare oltre, bisogna mettere un punto fermo sulla normativa che riguarda questo importante settore, specie ora che si è innovato il percorso che sta portando a stravolgimento digitale, accelerato dalla pandemia, che ha segnato uno spartiacque. Se guardiamo a una probabile riforma, bisogna calibrare il processo investendo gioco online e fisico, digitalizzando tutto il sistema. Sulle concessioni: con il Cura Italia sono state prorogate, e poi fino a sessanta giorni dopo la fine dello stato di emergenza: servono certezze in tempi che consentano una programmazione”.

 

Articoli correlati