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Di Monte (Novomatic): 'Quote rosa, una necessità ancora attuale'

10 marzo 2022 - 13:11

SPECIALE DONNE - Secondo Ombretta Di Monte, Awp sales director di Novomatic, c'è ancora una scarsa inclusività nei confronti delle donne.

Scritto da Anna Maria Rengo
Di Monte (Novomatic): 'Quote rosa, una necessità ancora attuale'

Oltre l'otto marzo? Oltre gli strumenti che nel corso degli anni hanno cercato di incentivare la partecipazione femminile al mondo del lavoro e della politica? Sulla “questione femminile” e la sua attualità ecco la disamina di Ombretta Di Monte, Awp sales director di Novomatic. In politica e nelle partecipate pubbliche italiane sono previste delle quote rosa. Lei che cosa ne pensa di questa disposizione? Ritiene che sia ancora necessario mantenerla?

“Penso che le cosiddette quote 'rosa' siano davvero uno strumento mirato a garantire la parità di genere in ambito lavorativo perché garantiscono una percentuale obbligatoria di presenza di entrambi i generi nelle attività lavorative, e quindi permettono all’interno delle organizzazioni una rappresentazione paritaria: lo trovo assolutamente giusto. Sono fermamente convinta che la presenza femminile nel mondo del lavoro sia molto importante per favorire un cambiamento sociale e culturale dell'immagine della donna in ambito professionale, come in ogni altro contesto perché, purtroppo, non possiamo nasconderci che nei confronti della maggioranza delle donne vi sia ancora una scarsa inclusività. Per questo penso che sia ancora necessario mantenere lo strumento delle quote rosa”.

In casa Novomatic Italia quanto è sentita e promossa la diversità di genere?

Novomatic sa restituire una visione in generale del mondo del lavoro, e in particolare in un settore specifico come quello del gaming, in cui è presente una forte cura e valorizzazione di ogni persona: da noi non esistono lavori, attività, talenti 'da maschi' o 'da femmine'. Anzi, anche nelle attività ricreative, e di socializzazione nell’ambito del nostro Gruppo, abbiamo assolutamente le stesse possibilità e in alcuni casi, la predominanza femminile, rende inevitabile che le donne siano più presenti degli uomini. Solo per fare qualche numero, nelle nostre sedi, la rappresentanza femminile raggiunge quasi il 53 percento, mentre in ambito retail, quindi nelle nostre 250 sale in tutto lo stivale, la quota sale moltissimo, fino al 57 percento”.

Spesso si pensa che le donne, culturalmente e geneticamente, siano più portate per alcune mansioni professionali, e gli uomini, per gli stessi motivi, per altre. Lei cosa ne pensa?

“Che donne e uomini siano diversi è innegabile, ma non sempre tali differenze giustificano il fatto che i pregiudizi di genere si manifestino continuamente e anche in ambito lavorativo. L’identità sessuale e di genere, è bene precisarlo, non si tara in base al mestiere che si svolge. Sono certa che, nonostante i pregiudizi siano duri a morire, e vedere una donna lavorare in un cantiere, o guidare un treno o un aereo susciti ancora molto stupore, così come lo suscita, magari, vedere un uomo impegnato a fare una torta o fare il babysitter o il casalingo, nel mondo del lavoro è fondamentale perseverare nel rompere gli schemi. Sono convinta che questo cambiamento di approccio debba partire proprio da noi donne che, con determinazione, possiamo e dobbiamo accostarci anche a mansioni che, solitamente, sono attribuite all’altro sesso”.

Il suo lavoro la espone molto verso l’esterno: qual è secondo lei la caratteristica più importante per una donna che lavora nel settore del gioco pubblico italiano?

“Nel considerare la storia delle donne nel settore del gioco pubblico italiano, ovvero un settore prettamente maschile, oserei dire che la caratteristica più importante per una donna sia la determinazione, ovvero farsi valere esclusivamente in base al merito e agli obiettivi raggiunti: una donna capace essere un leader inclusivo, e di dare l’esempio. Essere autorevoli e rispettosi, evidenziare la capacità di risolvere i problemi e di non crearne di nuovi: queste sono sicuramente delle caratteristiche indipendenti dal genere, ma alle donne che ricoprono ruoli di responsabilità viene spesso riconosciuto un approccio più efficace rispetto a questi temi e una maggiore empatia verso le persone. Le donne riescono ad avere una visione globale sulle situazioni, possono sorridere e divertirsi perché sanno che un pizzico di ironia aiuta sempre e permette di abbattere definitivamente gli ostacoli sia in situazioni ordinarie e quotidiane, sia rispetto a sfide più grandi che, inutile negarlo, continuano a coinvolgere direttamente le donne che lavorano, anche nel nostro settore”.

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