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Provincia Trento: sì in consiglio a Odg su 'rigoroso rispetto legge gioco'

28 luglio 2022 - 15:45

Il consiglio provinciale di Trento approva un Odg sulla interpretazione alla legge sul gioco che entra in vigore il 12 agosto, il 29 luglio manifestazione.

Scritto da Anna Maria Rengo
Provincia Trento: sì in consiglio a Odg su 'rigoroso rispetto legge gioco'

Mentre nel Lazio gli operatori tirano un sospiro di sollievo, con l'eliminazione della retroattività del distanziometro per le attività di gioco che sarebbe diventata effettiva a fine agosto, anche il consiglio provinciale di Trento esamina il suo Assestamento del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2022-2024 e si occupa di gioco, ma con indirizzi al momento diversi.

Il consiglio provinciale della provincia autonoma ha infatti approvato (con 24 voti favorevoli, 4 contrari - quelli di Fratelli d'Italia e Forza Italia, e 1 astenuto del Pd del Trentino) un ordine del giorno, presentato dai consiglieri del Partito autonomista trentino tirolese Paola Demagri, Michele Dellapiccola e Lorenzo Ossanna, con il quale il consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la giunta provinciale "a dare rigorosa interpretazione e applicazione alla legge sulla ludopatia che entrerà in vigore il 12 agosto, per quanto riguarda alcuni suoi divieti", e "a mettere in atto delle azioni per accompagnare a un reinserimento lavorativo coloro che, attualmente impegnati nel settore del gioco d'azzardo, potrebbero perdere il lavoro".

Il consiglio provinciale deve ancora esaminare l'articolato e gli emendamenti all'Assestamento di bilancio, un provvedimento nel quale si pensava che potesse essere possibile trovare una soluzione al problema più volte denunciato dagli operatori di gioco, vale a dire l'ormai prossimo arrivo del 12 agosto, data dopo la quale le sale da gioco, ai sensi della legge provinciale 13 del 2015 che aveva concesso sette anni di tempo per adeguarsi, dovranno rispettare il distanziometro di 300 metri dai luoghi sensibili, come scuole, centri anziani o giovanili o luoghi di culto.

Il consigliere di Fratelli d'Italia Claudio Cia, che è anche presidente della quarta commissione, ha infatti depositato in Aula un emendamento in materia.
Esso prevede che "nel comma 1 dell'articolo 14 della legge provinciale 22 luglio 2015, n. 13, le parole 'entro sette anni dalla data in vigore di questa legge' sono sostituite dalle seguenti: 'entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del testo unico in materia di prevenzione e trattamento del gioco d'azzardo patologico' e le parole 'medesima data' sono sostituite dalle seguenti 'dalla data di entrata in vigore di questa legge'".

LA MANIFESTAZIONE - La votazione è dunque attesa per il 29 luglio, giorno in cui i lavoratori del settore manifesteranno presso la Giunta provinciale di Trento. Una manifestazione che trova il supporto di Egp, organizzazione di categoria di Fipe Confcommercio che riunisce gli esercenti delle sale specializzate nei giochi pubblici.

"La definitiva entrata in vigore delle attuali disposizioni - scrive Egp - oltre a decretare la perdita di avviamenti e lavoro per centinaia di persone, non porrà più alcun baluardo alle proposte di gioco illegale ed ai rischi per i consumatori".

Per tale "evidente ragione", Egp Fipe si appella "alle forze politiche presenti in Consiglio affinché valutino di allineare, come già avvenuto in altri contesti regionali, le disposizioni provinciali a quelle del riordino distributivo nazionale, che necessariamente interverrà nei prossimi mesi".
Si tratta, infatti, di "ricercare soluzioni di prevenzione delle dipendenze realmente efficaci, le quali non passino da semplici distanziamenti fisici ma da interventi concreti sulle persone vulnerabili".

Sostegno alla manifestazione arriva anche da Acadi, Associazione dei concessionari del gioco pubblico, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia esprime solidarietà per l'iniziativa volta a "chiedere di puntare alla riforma nazionale del comparto del gioco pubblico prima di consentire l’entrata in vigore del distanziometro espulsivo, come peraltro indicato dal sottosegretario Freni al ministero dell’Economia e delle Finanze e come deliberato da tempo da diverse Regioni".

 

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