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Osservatorio giochi Eurispes: 'Puglia, 9mila posti di lavoro a rischio'

27 ottobre 2018 - 09:04

Per il rapporto 'Gioco legale e dipendenze in Puglia' dell'Eurispes il distanziometro mette a rischio 9mila posti di lavoro e 'aiuta' i giocatori problematici.

Scritto da Redazione
Osservatorio giochi Eurispes: 'Puglia, 9mila posti di lavoro a rischio'

Quasi 9 mila posti di lavoro in meno e circa l'80 percento di punti di offerta del gioco destinato a chiudere i battenti: è la stima dell'impatto occupazionale, calcolata dall'Eurispes, della contrazione dell'offerta del gioco legale in Puglia, qualora la legge regionale 43/2013 avesse piena attuazione, prevista per il 20 dicembre 2018.

 

È quanto emerge dalla lettura del rapporto “Gioco legale e dipendenze in Puglia”, realizzato nel quadro delle attività dell'Osservatorio Permanente su giochi, legalità e patologie dell'Eurispes e presentato oggi, 27 ottobre, a Bari.

 

Lo studio propone un'analisi dello stato dell'arte e degli orizzonti che si prospettano a breve, a seconda delle decisioni che verranno assunte relativamente all'applicazione della legge 43/2013, un approfondimento sull'attività dei dipartimenti delle Dipendenze patologiche, una simulazione degli effetti sull'occupazione dall'entrata in vigore del “distanziometro”, una rassegna della giurisprudenza sui temi del gioco in Puglia e sull'attività dei Comuni, e alcuni interventi di personalità pugliesi che approfondiscono aspetti e contraddizioni di quanto sta avvenendo nella galassia gioco della regione.
 
 
 
L'IMPATTO OCCUPAZIONALE IN PUGLIA - Sulla base di valutazioni condivise, che traggono forza anche da quanto già avvenuto in Piemonte nel novembre 2017 con l'applicazione del “distanziometro”, l'Eurispes ha calcolato che la piena applicazione della legge regionale 43/2013, fissata al 20 dicembre 2018, causerebbe la scomparsa dell'80 percento degli “esercizi dedicati” e di quelli “generalisti”. Gli “esercizi dedicati” nella Regione Puglia ad oggi sono 856: 6 sale Bingo, 330 sale dedicate (Vlt), 395 negozi di gioco (agenzie di scommesse con Awp / Vlt), 125 agenzie scommesse (senza Awp / Vlt). L'occupazione media stimata per le singole categorie è di 40 addetti per ogni sala Bingo, 4 addetti per ciascuna sala dedicata, negozio di gioco e 3 addetti per ogni agenzia di scommesse. Facendo un calcolo, si arriva a quantificare il totale di persone occupate in 3.615 unità. Ipotizzando la chiusura dell'80 percento di loro, si avrebbe una perdita di 2.891 posti di lavoro. Bisogna poi prendere in considerazione l'indotto degli “esercizi dedicati” e di quelli “generalisti”, in particolare, le aziende di noleggio che gestiscono e manutengono gli apparecchi Awp e Vlt, circa una trentina in Puglia. Per questa attività, sono occupati, nelle funzioni amministrative, gestionali e tecniche, 1085 addetti: anche in questo caso, ipotizzando il taglio dei volumi del gioco paro all'80 percento , si avrebbe una ulteriore perdita di occupazione di 868 addetti. Passando poi all'area degli “esercizi generalisti” che offrono gioco legale, si sono potuti calcolare quelli che ospitano almeno un apparecchio slot, che sono 4.293 (soprattutto bar e tabacchi). La media degli addetti per esercizio è di 3,5 persone: quindi il volume occupazionale complessivo è di 15.025 addetti. I ricavi mensili, ascrivibili alla quota che rimane all'esercente dalla vendita di gioco legale, sono valutabili tra i 1.500 e i 3.000 euro. Ipotizzando la cessazione dell'80 percento dell'offerta del gioco legale, la riduzione del guadagno degli esercenti potrebbe generare l'espulsione di circa 1,5 addetto per ogni esercizio, ovvero un calo occupazionale di 5.151 lavoratori. In sintesi, arriviamo alla cifra di 8.911 lavoratori che stanno rischiano di perdere il posto di lavoro.
 
 
L'ECONOMIA SUL TERRITORIO - Passando dai valori occupazionali a quelli dell'economia territoriale generata dal gioco legale, l'Eurispes ha fatto i conti, sottraendo alla voce “spesa” la voce “erario”, per ottenere il valore economico sostanziale che rimane sul territorio. Calcolando le otto tipologie di gioco (apparecchi, bingo, giochi numerici a totalizzatore, giochi a base ippica, giochi a base sportiva, lotteria, lotto, scommesse virtuali), si ricava che al primo semestre del 2017, il gioco legale ha lasciato in Puglia circa 242milioni di euro. Ripartendo su base annua, il valore territoriale dell'economia direttamente generata dal gioco legale si attesta intorno al mezzo miliardo di euro.
 
 
 
L'EFFICACIA DEL DISTANZIOMETRO - Quanto è efficace il distanziometro? La distanza dai luoghi in cui è possibile giocare è un elemento influente nel determinare il comportamento dei potenziali giocatori? L'Eurispes, nel tentativo di fornire un contributo di riflessione sulla validità dello strumento del distanziometro, ha elaborato alcuni recentissimi dati dell'Istituto superiore di sanità, che ha riscontrato le predilezioni dei giocatori 'sociali' e di quelli 'problematici', relativo alla 'vicinanza' o alla 'lontananza' dei punti di giochi dall'abitazione e dl posto di lavoro, e il valore che le due categorie attribuiscono alla 'riservatezza'. L'11,3 percento dei giocatori 'problematici' preferisce giocare in luoghi lontani da casa, contro il 2,5 percento di quelli 'sociali', e il 10,7 percento dei 'problematici' ha una predilezione per gli esercizi che garantiscono maggior privacy, rispetto all'1,5 percento dei giocatori 'sociali'. Dunque, il giocatore problematico ricerca luoghi lontani che garantiscono privacy e che, in qualche misura, occultano la loro condizione di giocatori. “Questi dati ci consentono di affermare che il distanziometro non mitiga la pulsione al gioco dei giocatori problematici e patologici, mentre può avere un effetto di dissuasione per quelli sociali”, spiega Alberto Baldazzi, coordinatore della ricerca.

 

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