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Bologna, Pdl e Lega lanciano referendum e campagna web contro il gioco

09 maggio 2013 - 15:55

Si chiama 'Nontazzardare' la campagna lanciata dai consiglieri Pdl e Lega Nord del Comune di Bologna per chiedere al governo di abrogare la normativa vigente per il rilascio di concessioni per l'installazione di slot e vlt. Obiettivo dell'iniziativa, promossa sul sito nontazzardare.it, è raccogliere le 500mila firme necessarie a proporre un referendum nazionale. Pucci (As.tro): "Referendum contro gioco a Bologna, porte aperte a illegalità"   Genova, nuovo regolamento: Federtabaccai e Ascom critici, preannunciano ricorsi   Mattesini (Pd): "Indagine conoscitiva sul gioco in Senato"    Cagliari, l'Idv chiede un regolamento comunale sul gioco 

Scritto da Fm

 
Fra i promotori della campagna ci sono Lucia Borgonzoni (Lega nord), Michele Facci, Patrizio Gattuso e Lorenzo Tomassini (Pdl). "Le leggi in materia – afferma Tomassini - dal 2006 in poi si sono affastellate una sull’altra e di fatto, da un sostanziale proibizionismo, hanno portato ad una diffusione capillare del gioco, che ormai è diventato un negozio 'di vicinato': è più facile trovare un centro videolottery che un lattaio". Da qui, l'idea di una mobilitazione attraverso il web, all'insegna del motto "Non t'azzardare", creato da Andrea Giovannini, consigliere Pdl di 23 anni del quartiere al San Donato.
 
"Contiamo di avere tantissime adesioni e faremo le cose per bene – continua Tomassini -: ci sarà anche un comitato scientifico, siamo già in contatto con docenti di diritto costituzionale: vogliamo che il quesito del referendum sia ineccepibile". La raccolta 'materiale' delle firme invece potrà partire solo verso la fine dell'estate, una volta scaduto il termine di sei mesi dalle elezioni previsto dalle legge per la proposta di referendum abrogativi. Con ogni probabilità i 'banchetti' saranno allestiti fra il 25 agosto e il 30 settembre.

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