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Bologna: ordinanza orari sale, su aliquote Tasi e locali slot-free ‘meglio interventi formativi’

15 maggio 2015 - 13:17

Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha firmato un’ordinanza che stabilisce che dal 1° giugno, “l’orario massimo di funzionamento degli apparecchi e congegni automatici va dalle 9 all’1 di tutti i giorni, festivi compresi”, per i locali del gioco d’azzardo e per quelli che ospitano apparecchi per tentare la fortuna (come pubblici esercizi, tabaccherie).

Scritto da Redazione
Bologna: ordinanza orari sale, su aliquote Tasi e locali slot-free ‘meglio interventi formativi’

L’ordinanza è stata emessa dopo che il Tar ha affermato che “i Comuni non possono imporre distanze minime dalle sale slot da luoghi come scuole e ospedali e nasce “per motivi di tutela della pubblica sicurezza e quiete pubblica”. Le sanzioni previste vanno da 300 a 500 euro.

 

 

IL QUESTION TIME SUI LOCALI NO SLOT – In attesa dell’entrata in vigore dell’ordinanza, il vicesindaco Silvia Giannini ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulla possibile riduzione delle aliquote Tasi per i locali slot - free.

"Condividiamo tutti l'importanza di mettere in atto tutte le politiche possibili per riuscire a ridurre il fenomeno della ludopatia, della dipendenza, e ha ricordato anche la consigliera come appunto c'è stato un ricorso sul nostro Regolamento, ma continuiamo la battaglia su questo fronte come ben sa.

Non sto a riprendere qui tutte le iniziative, se ne è parlato insieme all'assessore Monti in tante commissioni, abbiamo ricordato tante volte in questa sede che per quanto riguarda gli immobili comunali abbiamo messo delle regole ben precise, quindi diciamo che stiamo facendo tutto il possibile, serve anche una normativa nazionale diversa evidentemente per poter arginare il fenomeno, tenerlo sotto controllo e fare tutto il possibile soprattutto per le forme di dipendenza da gioco che sono quelle che creano maggiori problemi.

Riguardo alla domanda specifica sulla riduzione delle aliquote, leggendo il titolo mi veniva da dare una risposta molto secca, perchè la possibilità di ridurre le aliquote Tasi la risposta molto secca è che non si applica la Tasi agli esercizi commerciali, quindi il tema non si pone, non c'è l'imposta. Però consigliera nella sua esposizione orale lei parla di Imu e quindi sgombriamo il campo dalla Tasi. C'è un tema generale che è quello dell'opportunità, anche qualora vi fosse la possibilità normativa nazionale, di concedere sgravi fiscali di questo tipo. Diciamo in estrema sintesi che il problema di fondo è quello del costo di questi interventi, sapete come siamo messi col Bilancio, peraltro è notizia di questi giorni che il decreto Enti Locali che ci attendiamo da mesi ormai dal Governo sarà emanato la prossima settimana dal Consiglio dei Ministri ma senza neppure prevedere quei 625 milioni, o quote di quei 625 milioni, che avrebbero potuto consentirci di ridurre le aliquote Imu sui canoni concordati, quindi la situazione è quella che è. Fanno presto a Roma a dire di dare gli sgravi ma il problema è che se non solo non ci finanziano ma continuano a tagliarci, non ci rimborsano i soldi degli uffici giudiziari, non ci danno neppure quella quota dei 625 milioni che comunque come sappiamo era assolutamente insufficiente. Purtroppo tutti gli strumenti che si possono mettere in atto, posto che l'obiettivo lo condividiamo, allora certo più strumenti mettiamo in campo meglio è. Qui il problema è da un lato quello cruciale di risorse, soprattutto di fronte a continuativi tagli. Altra questione è quello di potere valutare davvero la loro efficacia, ovvero se sono sufficienti a incentivare chi ha la slot machine non la usi più nel proprio locale o chi apre un locale non la metta, ed è difficile anche il controllo su questo. Quindi bisognerebbe valutare quali sono i costi diretti e i costi amministrativi di controllo e di implementazione indiretti rispetto all'efficacia dell'obiettivo. Personalmente sono convinta che altri tipi di intervento, che sono soprattutto di tipo educativo e formativo, perchè secondo me è verissimo che dobbiamo arginare questa diffusione in tutti i locali, però teniamo presente che il fenomeno della ludopatia che è quello che a noi interessa di più contrastare, è un fenomeno che se non interveniamo culturalmente facendo capire quali sono i danni, qual è la pericolosità di queste cose, si continuerà a diffondere. Perchè on line queste cose ci sono, esistono, l'Amministrazione centrale so che fa molto per oscurare i siti ma mi dicono gli esperti che il sito oscurato la sera rinasce la mattina dopo. Quindi credo che valutando in termini di costi/benefici diversi interventi che vogliamo fare e condividendo in pieno l'obiettivo, facciamo sicuramente valutazioni più approfondite, se vuole facciamo anche delle simulazioni e valutiamo, ne parliamo in commissione però sulla base di quanto è stato fatto finora, sull'esperienza di altri Comuni e in generale della valutazione di strumenti alternativi,ritengo che ci siano strumenti più importanti che possiamo e dobbiamo mettere in campo, che già stiamo mettendo in campo in particolare quelli educativi/formativi per riuscire a contrastare un fenomeno così grave".

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