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Trento, Cia (Civica Trentina) presenta interrogazione: 'Quanto guadagna la Provincia dal gioco?'

22 luglio 2015 - 08:29

Continuiamo a fare proposte di legge sia a livello nazionale che locale in cui vogliamo far passare il messaggio che siamo contro il gioco, ma alla fine si tratta più di un impegno mediatico che reale. Lo dichiara a Gioconews.it Claudio Cia (Civica Trentina), consigliere della Provincia di Trento che ha appena presentato un'interrogazione al presidente Bruno Dorigatti per sapere a quanto ammontano le entrate della Provincia derivanti dal gioco.

Scritto da Fm
Trento, Cia (Civica Trentina) presenta interrogazione: 'Quanto guadagna la Provincia dal gioco?'

 

Stimando che fra il 2006 e il 2009 le entrate nelle casse provinciali sono state pari a 40 milioni di euro, Cia chiede di conoscere l'ammontare degli ultimi anni, in parallelo all'aumento dei giocatori patologici in cura nei Sert, passati dai 4 iniziali agli attuali 116.


"PIU' DANNI CHE BENEFICI" - "Bisogna riconoscere che il gioco, pur facendo guadagnare gli enti locali, ha dei risvolti pericolosi che minano la salute dell'individuo e la convivenza all'interno delle famiglie e della società. Finché non si arriverà a capire che il gioco produce più danni che benefici anche in termini di spesa per l'Erario, che comunque deve sostenere i costi delle cure dei malati, non si arriverà da nessuna parte", commenta ancora Cia. "Avevo proposto di destinare parte delle entrate provinciali al Forum della pace, un organismo promosso dal Trentino per il contrasto alle guerre che scoppiano ogni giorno in diverse parti del mondo, non per la difesa della pace fuori dai nostri confini ma nelle famiglie. Ma invano.", conclude il consigliere.

LA LEGGE PROVINCIALE - Tutto questo a solo una settimana di distanza dall'approvazione, da parte del Consiglio provinciale di Trento di una legge ad hoc che impone il divieto di gioco a 300 metri dai 'luoghi sensibili', tanto per le sale che per i locali pubblici.


A norma di regolamento, il Consiglio dovrà fornire una risposta scritta all'interrogazione entro il 20 agosto.

 

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