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Dl Crescita, anche il gioco finisce nel caos politico

04 giugno 2019 - 09:23

Accantonati gli emendamenti al Dl Crescita sul gioco a firma di Carla Ruocco (M5S) e Alberto Luigi Gusmaroli (Lega).

Scritto da Roberta Falasca
Dl Crescita, anche il gioco finisce nel caos politico

Mentre a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte discuteva sul futuro dell'Italia, nella giornata di ieri, lunedì 3 giungo, è proseguito l'esame del provvedimento “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, alle commissioni riunite quinta (Bilancio) e sesta (Finanze) alla Camera, in questo momento difficile, contraddistinto da un importante stallo politico.

La giornata di ieri è stata bollente in tutti i sensi. Il decreto Crescita è stato al centro della seconda parte del vertice di Governo convocato a Palazzo Chigi, dopo il discorso del premier Giuseppe Conte.
 
Il duello infinito tra Lega e Movimento 5 Stelle coinvolge anche il gioco, in ogni suo aspetto.
 
Raphael Raduzzi (M5S), relatore per la quinta commissione Bilancio, nella giornata di ieri lunedì 3 giugno alla Camera, anche a nome del collega Giulio Centemero (Lega) propone l’accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Carla Ruocco 30.038 e Alberto Luigi Gusmeroli 30.039 su gioco e scommesse.
 
Le commissioni riunite Bilancio e Finanze alla Camera, lo scorso 27 maggio, avevano segnalato infatti due proposte emendative sul gioco.
 
Si tratta degli emendamenti 30.038 e 30.039 a firma di Carla Ruocco (M5S) e Alberto Luigi Gusmaroli (Lega), che aggiungono all’articolo 30, l'articolo 30-bis "Agevolazioni per la promozione dell’economia locale mediante la riapertura e l’ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi".
 
“Il presente articolo - si legge nel testo degli emendamenti - disciplina la concessione di agevolazioni in favore dei soggetti, esercenti attività nei settori di cui al comma 2, che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi, siti nei territori di comuni con popolazione fino a 20mila abitanti.
 
Sono comunque escluse dalle agevolazioni previste dal presente articolo l’attività di compro oro e l’attività di vendita di articoli sessuali 'sex shop', nonché le sale per scommesse o che detengono al loro interno apparecchi da intrattenimento”.
 
Carla Ruocco (M5S), presidente, avverte che gli identici articoli aggiuntivi Ruocco 30.038 e Gusmeroli 30.039 sono da intendersi accantonati.
 
Sempre nella giornata di ieri la deputata Sandra Savino (Forza Italia) ha presentato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze alla Camera, in merito all'articolo 33 delle “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, un subemendamento (0. 33. 50. 1.) all'emendamento numero 33.50.
 
In sintesi “a decorrere dall’anno 2019 lo Stato riconosce alla Regione Friuli Venezia Giulia una quota di partecipazione del gettito erariale sui giochi e le scommesse maturato nell’ambito del territorio regionale nel limite di 15 milioni di euro in ragione d’anno”.
 
Il dibattito nelle commissioni riunite della Camera si è soffermato anche sulla crisi del Comune di Campione d'Italia, alla luce dell'emendamento dei relatori al Dl Crescita.

 

 

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