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Ingresso sala scommesse spostato, Marchetti: 'Legge sia uguale per tutti'

04 ottobre 2019 - 08:41

Daniele Marchetti (Lega) interroga Giunta dell'Emilia Romagna sulla sala scommesse di Cesena che ha spostato l'ingresso per rispettare il distanziometro e si chiede se non sia troppo restrittivo.

Scritto da Redazione
Ingresso sala scommesse spostato, Marchetti: 'Legge sia uguale per tutti'

“Non nascondiamoci dietro un dito, la legge è estremamente restrittiva e punitiva per gli esercenti, tuttavia deve risultare ugualmente rispettata da tutti, senza che siano consentite deroghe ‘furbette’ per qualcuno e per qualcun altro no. Se la Giunta regionale legittimerà questa scappatoia dovrà diffonderne la notizia in tutti i comuni in modo da suggerire alla totalità degli imprenditori coinvolti la possibilità di trovare accorgimenti analoghi per aggirare le strettoie della normativa. Se, al contrario, boccerà questo espediente vogliamo sapere quali iniziative assumerà per scoraggiarne il proseguimento e la diffusione, anche perché su questo ‘caso’ sembra non siano ancora noti l’orientamento e il giudizio della Giunta cesenate, e in particolare degli assessori al ramo".

 

Parola di Daniele Marchetti, consigliere regionale dell'Emilia Romagna nelle file della Lega, che torna sulla vicenda della sala scommesse di Cesena che ha modificato il proprio ingresso per rispettare il distanziometro, in quanto vicina ad una chiesa, presentando un'interrogazione alla Giunta.
 
Una vicenda finita sotto i riflettori della trasmissione satirica "Striscia la notizia" e che ha portato anche il pentastellato Andrea Bertani a presentare un'interrogazione a riguardo. 
Marchetti quindi ricorda, sempre a Cesena, infatti, la soluzione ideata dalla sala bingo dell’ippodromo, che ha spostato l'ingresso ma comunque rispettando la legge, come riconosciuto anche dal Comune.
 
 
"Lì è stato chiuso l’ingresso utilizzato finora spostandolo in un’altra entrata più distante, è stata considerata dall’assessore comunale all’Ubanistica formalmente rispettosa della norma, almeno secondo quanto riporta la stampa. È evidente, tuttavia, che quest’ultima soluzione è meno fantasiosa di quella ideata per la sala scommesse e di sicuro non avrebbe trovato spazio in una trasmissione televisiva satirica”.
 
 
L'INTERROGAZIONE DI MARCHETTI – Riportiamo, di seguito, il testo dell'interrogazione presentata dal consigliere leghista. "Posto che a Cesena il gestore di una storica agenzia di scommesse, la cui entrata è ubicata a 370 metri da una chiesa considerata luogo sensibile, per bypassare le normative citate ha trovato l’escamotage di costruito un percorso delimitato da una recinzione metallica di oltre 130 metri che conduce i giocatori verso l'entrata della sala che rientra così nei parametri consentiti dalla legge regionale contro la ludopatia; che a questo gestore sarebbe stato notificato il 12 agosto il provvedimento di chiusura; che di questo stratagemma si è occupata anche Striscia la Notizia, che in una recente puntata ha presentato con toni farseschi e esilaranti il circuito di circa 130 metri, costruito all’interno del cortile esterno della struttura, che servirebbe a ottenere surrettiziamente la distanza prevista dalla legge dell’entrata della sala scommesse rispetto alla chiesa; che nei confronti di questo escamotage sono già insorti esponenti politici che hanno sollecitato l’attenzione della Regione e del Comune; che, nei giorni scorsi, è stata pubblicata la notizia che sarebbero in arrivo le sanzioni per chi ignora l’ordine di chiusura delle sale; che conveniamo con chi ritiene queste norme estremamente restrittive e punitive per gli esercenti; che, in ogni caso, la norma deve essere uguale per tutti e rispettata da tutti e che non possono essere consentite deroghe ‘furbette’ per qualcuno e per qualcun altro no; che sempre a Cesena per la sala bingo dell’ippodromo sarebbe stata trovata un’altra soluzione chiudendo l’ingresso utilizzato finora e spostandolo in un’altra entrata più distante; che questa soluzione sarebbe stata considerata legittima dall’assessore comunale all’urbanistica, secondo quanto riporta la stampa, e che in questo caso ci sarebbe il rispetto formale della norma; chiede alla Giunta di conoscere: se sia al corrente del ‘caso’ citato e quale giudizio esprima; se situazioni analoghe si siano verificate anche in altri comuni della regione; se ritenga che l’escamotage al centro di un servizio di Striscia la Notizia e di alcuni articoli pubblicati dalla stampa locale sia legittimo e coerente con la norma. In caso di risposta affermativa, se intenda diffondere questi esempi in tutti i comuni in modo da suggerire alla totalità degli imprenditori e esercenti coinvolti la possibilità di superare con scaltri accorgimenti le strettoie della normativa; in caso di risposta negativa, quali iniziative intenda assumere; se l’amministrazione comunale di Cesena abbia segnalato questo caso agli uffici regionali competenti e quali provvedimenti abbia eventualmente assunto; quale giudizio esprima la Giunta comunale di Cesena e, in particolare, l’assessore allo Sviluppo economico, Legalità e Sicurezza sulla normativa regionale e sulla possibilità di aggirarla; se la Giunta regionale non ritenga troppo restrittivi e punitivi i parametri e le direttive contenuti nella normativa citata".
 

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