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Gualtieri: indennizzi più di prima ed entro metà novembre

26 ottobre 2020 - 11:12

Le realtà interessate dai ristori sono molte, “forse 350mila, tra aziende ed esercizi pubblici oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm”: ma per le categorie, non è abbastanza.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Gualtieri: indennizzi più di prima ed entro metà novembre

Lo Stato ci sarà per tutti, ha detto il premier, Giuseppe Conte. E a confermarlo è anche il Ministro all'Economia, Roberto Gualtieri, il quale aggiunge che si sta lavorando perché gli indennizzi “arrivino il più presto possibile” ai settori colpiti. “Pensiamo che l'agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l'11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto. Quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico”. È quanto anticipato dal ministro a proposito delle misure dei ristori per le categorie interessate dal nuovo Dpcm, in un'intervista al Tg1, durante la quale ha spiegato che il governo intende dare “un indennizzo superiore questa volta di quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili e quindi sarà una quota un po' superiore”.


RISTORI PER 300-350 MILA AZIENDE - Le realtà interessate dai ristori “sono molte, sono più di 300mila, forse 350mila, tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm”, ha detto Gualtieri. Senza citare, espressamente, la categoria dei lavori del gioco pubblico, tra le più colpite in assoluto dalle varie restrizioni. Ma lasciando comunque intendere che anche per questi lavoratori ci saranno contributi, tenendo conto della portata omnibus promessa dall'operazione di ristoro. “Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure. Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l'eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la Cig per i lavoratori e l'indennità di mille euro per i collaboratori”.

L'obiettivo dichiarato, dunque, è quello di un sostegno rapido alle aziende costrette a rallentare o sospendere le proprie attività. Tempi stretti per i quali sono al lavoro Mef, Mise e Ragioneria dello Stato che puntano a stanziare oltre 1,2 miliardi di euro solo per gli indennizzi. Altri 1,6 miliardi dovrebbero essere destinati alla proroga della Cig Covid, attesa nel decreto di novembre. Con l'ulteriore ipotesi di accorpare i due provvedimenti in un solo decreto che potrebbe superare la cifra di 4 miliardi.

INDENNIZZI AUTOMATICI E ANCHE PER FATTURATI OLTRE 5 MILIONI - “Per quelli che non hanno fatto domanda o con fatturato superiore ai 5 milioni di euro che inseriamo ci sarà una domanda da fare e quindi ci sarà qualche settimana in più per avere l'erogazione che comunque sarà entro l'anno”, assicura ancora Gualtieri al Tg1. Per chi aveva già fatto domanda in precedenza invece sarà facile ricevere questi soldi, perché “verranno erogati automaticamente”.

Nel nuovo "Decreto Ristori", a cui ancora ieri stavano lavorando "pancia a terra" al Mef in stretto contatto con Sviluppo economico, Lavoro, e Politiche agricole, stando a Conte "verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale al più tardi domani", col Consiglio dei ministri, che potrebbe essere convocato tra stasera e domattina. Mercoledì il premier vedrà poi i sindacati. Calcolando anche la "Cig-Covid" sono in tutto sette le misure previste a favore di bar ristoranti, palestre, attività culturali e comparto dell’agro-industria. Ma ieri a bussare alla porta di governo e Mef con sono state anche Lega calcio e Federcalcio che lamentano a loro volta fortissime perdite e chiedono l’estensione dei sostegni anche a tutto il calcio professionistico (dalla serie A alla serie C). Per una torta sempre più difficile da spartire.

CONTRIBUTI E BONUS - In molti casi il governo punta a replicare misure già messe in campo nei mesi precedenti, con una novità significativa: la platea dei beneficiari del nuovo contributo a fondo perduto, il cui importo tra l’altro è destinato ad aumentare, verrà infatti ampliata alle imprese con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro in precedenza escluse. In questo modo si passerà dalle 234 mila aziende che hanno ottenuto nei mesi scorsi questo contributo – e che ora torneranno a riceverlo senza dover fare domanda. Il credito di imposta sugli affitti commerciali verrà ripristinato per ottobre e novembre ed anche in questo caso la platea dei beneficiari verrà allargata alle imprese sopra la soglia dei 5 milioni. Sul fronte tasse verrà invece cancellata la seconda rata Imu del 16 dicembre.

L'ALLARME DEI PUBBLICI ESERCIZI - Secondo Fipe-Confcommercio, che sarà in piazza il 28 ottobre, e Confesercenti "2 miliardi sono troppo pochi" e per questo è urgente un tavolo di confronto col premier.

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