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Bilancio 2021, commissione respinge emendamenti in materia di gioco

17 dicembre 2020 - 09:41

Non passa la proposta di superamento contenziosi coi concessionari di scommesse né la modifica alla proroga delle concessioni per la raccolta del gioco, Bilancio in Aula il 21 dicembre.

Scritto da Mr
Bilancio 2021, commissione respinge emendamenti in materia di gioco

Non ancora del tutto terminati i lavori della V commissione di Montecitorio sulla manovra di Bilancio previsionale 2021 e pluriennale fino al 2023, ma nella giornata di mercoledì 16 dicembre l'organismo ha fatto passi in avanti e nell'ambito della discussione hanno trovato spazio anche quelle proposte emendative in materia di gioco, segnalate nei giorni scorsi.

Al netto degli emendamenti segnalati, alcuni in particolare sono stati respinti. Si perde nell'esame della commissione la proposta D'Attis, Mulè e Mandelli di superare una volta per tutte i contenziosi con i concessionari di scommesse ippiche e sportive, attraverso un accordo transattivo tra questi e il ministero dell'Economia e delle finanze, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Respinti inoltre gli identici articoli aggiuntivi proposti da D'Attis e Cattaneo, entrambi esponenti Fi, con i quali si intendevano prorogare i termini per l’indizione delle procedure di selezione delle concessioni per la raccolta di giochi pubblici e scommesse, al 30 giugno 2023.

Fuori discussione, quando lunedì 21 dicembre la Manovra approderà nell'Aula della Camera, anche l'emendamento Osnato di Fratelli d'Italia che, in breve, proponeva "in considerazione dei mesi di chiusura della rete di vendita dovuti all’emergenza sanitaria in corso, il pagamento della somma da versare a titolo di proroga delle concessione è determinato in euro 3.750 per diritto afferente ai punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, compresi i punti di raccolta regolarizzati, e di euro 2.250 per ogni diritto afferente ai punti vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici".
 
Respinto infine anche l'inserimento del seguente comma aggiuntivo all'articolo 205 della Manovra: "I concessionari del gioco regolato dal decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29 versano il prelievo erariale ed il compenso per il controllore centralizzato del gioco entro novanta giorni dal ritiro delle stesse e comunque entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all'ultimo bimestre. L'importo costituente prelievo erariale deve essere coperto da idonea cauzione e su di esso sono dovuti interessi legali, calcolati dal giorno del ritiro fino a quello dell'effettivo versamento".
 
 Al momento dell'apertura dei lavori dell'Assemblea, è molto probabile che sui banchi dei deputati arrivi un maxi-emendamento del Governo, o più proposte di modifica, non si escludono dunque novità in materia di gioco.

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