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Consiglio Piemonte: Ddl gioco sotto esame, con 800mila emendamenti

23 giugno 2021 - 08:47

Secondo giorno di confronto in Consiglio Piemonte sul Ddl sul gioco, testo bloccato da 800mila emendamenti. Lavoratori ancora in presidio.

Scritto da Fm
Consiglio Piemonte: Ddl gioco sotto esame, con 800mila emendamenti

Dopo la mezza maratona di ieri, 22 giugno, oggi il consiglio regionale del Piemonte riprende l'esame del disegno di legge della Giunta in materia di gioco, con un ordine del giorno che vede l'Aula al lavoro dalla mattina fino a mezzanotte.

Una nuova battaglia senza esclusione di colpi, dopo le migliaia di emendamenti al testo presentati dalla minoranza ieri, e che potrebbe diventare ancora più accesa, se possibile, dopo il deposito di altre centinaia di migliaia con il passare delle ore. 813mila, per la precisione. Di questi, 412mila sono a firma di Marco Grimaldi (Luv), Sean Sacco (M5s) e Mario Giaccone (Monviso). Gli altri 401mila sono a firma Grimaldi, Sacco e Silvio Magliano (Moderati).

Mentre sotto le finestre di Palazzo Lascaris è in atto un nuovo presidio dei lavoratori piemontesi, come documentato da queste foto.

 

 

 

 

IL CONFRONTO-SCONTRO - Il dibattito in Consiglio invece, ancora una volta, si è concentrato sulla prevista riduzione  potere di ordinanza dei sindaci, fortemente contestata da Grimaldi (Luv) e Rossi (Pd), dopo una pregiudiziale sul tema proposta da Salizzoni Pd).
Bertola (M40) ricorda che la legge del 2016 riuniva tre proposte, inclusa una dei sindaci, comprendendo la possibilità di regolare gli orari del gioco e di inviduare ulteriori luoghi sensibili sul territorio, in virtù della loro conoscenza diretta. Possibilità che ora viene cancellata dal Ddl n° 144, rimarca.
Con una nuova pregiudiziale, Giaccone (Chiamparino per il Piemonte del si) richiama l'articolo 41 della Costituzione evidenziando la necessità di "indirizzare l'attività economica pubblica e privata a fini sociali", conciliando l'attività impreditoriale con il benessere del territorio e facendo si che non si svolga in contrasto con l'utilità sociale, o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
Molti dei consiglieri intervenuti a sostegno della pregiudiziale hanno quindi colto l'occasione per evidenziare come nel disegno di legge della Giunta "di fini sociali non ce ne siano".
Sono state quindi votate le 13 questioni pregiudiziali di legittimità costituzionale e statutaria presentate nel corso del dibattito, tutte respinte. Stessa sorte anche per le cinque pregiudiziali di merito.
La seduta è stata quindi sospesa per almeno 20 minuti dopo la bagarre in Aula suscitata dalla richiesta del consigliere Grimaldi (Luv) di convocare la Commissione per il regolamento per dirimere i dubbi sull'ordine dei lavori.
TUMULTI IN AULA, IL COMMENTO DI GRIMALDI - "La Giunta ha perso letteralmente la testa, fino ad arrivare ai tumulti in Aula. Evidentemente pensavano di batterci per sfinimento, ma non è così. Abbiamo annunciato e stiamo facendo tutta l'opposizione possibile alla loro sanatoria tombale sul gioco d'azzardo e procediamo anche con l'ostruzionismo, certamente. È ciò che merita una maggioranza che cancella una legge votata all’unanimità dopo due anni di lavoro, che non ha trascorso nemmeno un minuto a discutere in Commissione e ha liquidato le commissioni, i sindaci, le istituzioni, i soggetti auditi e gli studi scientifici”, dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, dopo lo scontro in Aula con l'assessore Tronzano. “L'assessore Tronzano ha perso la pazienza e il contegno, togliendosi la mascherina e urlandomi che dovrei vergognarmi per gli 800.000 emendamenti presentati. Io invece sono orgogliosissimo di questo lavoro, se servirà a fermare il 'Casinò Piemonte', e spero che per la terza volta il loro blitz fallisca miseramente".
 
TORNANO LE SOSPENSIVE - Alla ripresa della seduta, il presidente del Consiglio Allasia ha promesso provvedimenti in caso di reiterazione di atteggiamenti non rispettosi nei confronti dell'Aula.
Il consigliere Grimaldi quindi manifesta la disponibilità ad un confronto politico con la Giunta con la convocazione di una conferenza dei capigruppo dedicata al testo del Ddl.
Una richiesta caduta nel vuoto, a cui è seguita la presentazione di una serie di sospensive, inerenti in primis sulla sanità e gli ospedali, poi l'occupazione nel Gruppo Stellantis.
 
LA RIPRESA DELLA DISCUSSIONE - Il dibattito ricomincia dalle sospensive, sui temi della situazione della psichiatria in Piemonte, un servizio che si trova in uno stato critico anche a causa della pandemia, ma anche a causa di un sistema di per sé fragile, non preparato a nuove regole di convivenza e rispetto reciproco. Frediani, tra gli altri, invita a una riflessione generale sulla psichiatria regionale, magari partendo dall'incontro con persone presenti sul campo.  In un'altra sospensiva, di Canalis (Pd), si chiama in causa il ritardo della campagna vaccinale per gli ultra-sessantenni. Disabato interviene con una richiesta di sospensiva che ruota intorno al tema delle battaglie d'odio sui social media, invitando a discutere la proposta di legge regionale sull'hate speech. Bertola invece, proponendo una sospensiva più "in tema", chiede di rinviare discussione del Ddl al momento in cui saranno acquisiti i dati sui controlli degli esercizi che si dovevano adeguare alla legge del 2016 nel tempo di 3 o 5 anni, facendo il punto anche sulle relative sanzioni.
In altre sospensive poi si è parlato del potenziamento del trasporto pubblico, per favorire la transizione ecologica, della discussione del Next generation Piemonte, di piste ciclabili, della strategicità dell'agricoltura piemontese, dei cambiamenti climatici, del piano socio-sanitario regionale, non ancora aggiornato.
Si è proseguito con numerose altre sospensive, in attesa di riprendere la discussione del Ddl la prossima settimana.

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