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Delega fiscale, ippica contro l'ultima versione della bozza: 'Condanna a morte per il settore'

05 giugno 2015 - 07:48

Primi commenti dalle associazioni, all'indomani della diffusione della versione aggiornata e non ancora definitiva del decreto legislativo che darà attuazione all’articolo 14 sul gioco della legge. Nel testo sono presenti anche le modalità di costituzione della Lega ippica italiana e i principi fondamentali del suo statuto.

Scritto da Redazione GiocoNews
Delega fiscale, ippica contro l'ultima versione della bozza: 'Condanna a morte per il settore'

 

SIAG - "Così come è scritto, il decreto legislativo porterebbe alla morte sicura l'ippica italiana", afferma il Siag - Sindacato italiano allenatori guidatori. Crediamo anche non più condiviso da chi lo ha proposto tempo fa. Se non ci sarà una quantificazione di risorse e uno slittamento minimo di altri 3 anni con le dovute riforme fino al 2020, meglio rimanere sotto il Ministero dell'Agricoltura".

 

COORDINAMENTO IPPODROMI - "Se questa fosse la Riforma che ci attende saremmo davvero molto molto preoccupati e dal 2018 non avremmo neppure più le minime risorse economiche per poter sopravvivere e l'ippica tutta chiuderebbe inesorabilmente i battenti", commenta Attilio D'Alesio, presidente di Coordinamento ippodromi. "Quindi, poiché, non crediamo che questa possa essere la volontà del Governo, continuiamo ad essere fiduciosi. Certi che alla fine verrà imboccata la strada migliore per salvare il nostro mondo, ascoltando le opinioni di tutta la filiera , nelle opportune sedi istituzionali. Sollecitiamo quindi una urgente convocazione da parte del Ministeri competenti".


IHRA - Ad esprimere una forte contrarietà al testo divulgato è anche l'Ihra, soggetto rappresentativo delle associazioni dei proprietari, allevatori di trotto e galoppo e di alcune tra le principali società di corse italiane e delle categorie produttive e professionali dell’ippica nazionale. "Riteniamo del tutto inammissibile immaginare di poter dare vita a un ente di gestione dell’ippica italiana che escluda gli unici soggetti veramente rappresentativi dell’intera filiera produttiva a favore di pochi autoeletti. Ihra rinnova al Ministero la propria offerta a confrontarsi, da subito, con le Autorità per fugare ogni dubbio su chi abbia titolo o meno di rappresentanza del mondo ippico e per questo chiama a raccolta tutte le categorie.Inoltre per quanto concerne i tempi di cessazione del contributo pubblico, indicati a fine 2017, Ihra tiene a evidenziare la totale impossibilità pratica di accogliere una tale scadenza, non avendo dato, al futuro organismo, il tempo minimo necessario per rimettere il settore – tuttora incatenato e limitato da scelte di terzi – in grado di autofinanziarsi, come invece il nostro progetto consente nell’adeguato lasso temporale".

 

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