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Adm, ippica e Ctd: emendamenti e Odg al Milleproroghe

18 febbraio 2016 - 09:24

Tra gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati al Milleproroghe si parla anche di Monopoli, ippica e Ctd.

Scritto da Anna Maria Rengo
Adm, ippica e Ctd: emendamenti e Odg al Milleproroghe

 

Non sono molti gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati al disegno di conversione in legge del Milleproroghe che chiamano in causa, direttamente o indirettamente, il settore del gioco. Tuttavia, sono 'corposi': il senatore Pippo Pagano (Ap) chiede per esempio che i dipendenti già incaricati di funzioni dirigenziali presso le Agenzie fiscali, decaduti per effetto della sentenza numero 37/2015 della Corte costituzionale, siano reintegrati nei ruoli e nelle funzioni che ricoprivano prima della predetta sentenza se in possesso di alcuni requisiti.
La senatrice del Pd Maria Spilabotte ha invece presentato un ordine del gioco che impegna il governo “a valutare l'opportunità, per quegli operatori che abbiano aderito alla sanatoria in maniera rilevante ovvero che abbiano presentato un'istanza di regolarizzazione di almeno 700 centri, di una proroga per il perfezionamento delle adesioni delle istanze già presentate, di almeno 60 giorni dalla data previsata dalla normativa (31 gennaio 2016), considerato l'esiguo lasso temporale concesso dal legislatore oggettivamente non sufficiente a di modificare il 'fee' con l'esborso per ogni centro sanato della somma di euro 3mila, quale adeguamento proporzionato al ridotto tempo di esercizio (4 mesi), maggiorato del 20 percento, conformemente alla relazione tecnica dei Monopoli”.

In un altro ordine del giorno i senatori del Movimento 5 Stelle Daniela Donno e altri impegnano
il governo “a non procedere ulteriormente con l'applicazione della disciplina transitoria circa gli incarichi dei funzionari di gara delle corse ippiche e a procedere a una definitiva attuazione di quanto previsto dalla normativa in materia, nel rispetto concreto dei criteri di efficienza ed economicità, secondo modalità che assicurino un'equa distribuzione territoriale”.

 

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