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Distante: 'Con aumento Preu tenuta dell'intero sistema a rischio'

04 novembre 2019 - 17:04

Il presidente Sapar Domenico Distante evidenzia in audizione in commissione Finanze alla Camera il rischio del nuovo aumento del Preu.

Scritto da Anna Maria Rengo
Distante: 'Con aumento Preu tenuta dell'intero sistema a rischio'

 

Il nuovo aumento del Preu "mette a rischio la permanenza sul mercato ma anche la tenuta dell'intero sistema". Lo evidenzia il presidente Sapar, Domenico Distante, in audizione da parte della sesta commissione Finanze della Camera, sul decreto fiscale e le sue disposizioni in materia di gioco.

"L'incremento del Preu - sottolinea ancora - si traduce in una esponenziale riduzione del margine. Dal 2015 a oggi ci sono stati sette aumenti del Preu, di cui quattro negli ultimi dodici mesi. Tali aumenti si riversano sui soggetti più deboli, gestori ed esercenti. A ciò si aggiungono le norme regionali, tenendo conto che era stata raggiunta un'intesa in Conferenza unificata a cui non si è dato seguito con il previsto decreto attuativo del Mef".

E nel frattempo, a livello locale "sono stati fissati dei distanziometri che, oltre a essere inutili, come affermato anche dall'Istituto superiore di sanità, hanno causato, per esempio in Piemonte, la chiusura di molti esercizi. Noi chiediamo un riordino dell'offerta di gioco, come era stato previsto anche dal decreto Dignità. Siamo aziende che lavorano per lo Stato ma anche il sistema bancario ci discrimina. Quando aveva la delega ai giochi, avevo segnalato al sottosegretario Alessio Villarosa che molti istituti bancari hanno operato la risoluzione dei conti correnti bancari. Per ragioni etiche, sostengono, non vogliono intrattenere rapporti con il settore. Ma la nostra attività è illegale? Senza conto corrente bancario è impossibile fare impresa, specie a un settore come il nostro sottoposto all'integrale tracciabilitò dei flussi finanziari, e tenendo conto che i gestori sono obbligati a pagare tramite Rid i concessionari".

Distante ribadisce l'irreversibilità della crisi che si aprirebbe con il nuovo aummento del Preu sugli apparecchi, che assicurano "il 60 percento del gettito erariale complessivo dal gioco". E sottolinea come, a differenza da quanto si dice "il settore non è soggetto a una tasazione del 21, ma, attualmente, del 70 percento, che salirebbe al 74,4 con il nuovo Preu: è offensivo sentire dire che può essere tassato ancora".
Da qui l'appello: "Dateci una mano: non dico alle imprese, ma ai nostri dipendenti, che oggi si vedono negare la possibilità di accendere un mutuo per acquistare una casa. E sennò diteci che il gioco legale non deve più esistere, così decidiamo come organizzarci".

Una ultima puntualizzazione, sui giochi senza vincita in denaro: ""Anche sugli apparecchi di puro intrattenimento le Regioni hanno legiferato vietandoli ai minori. In qualche regione è proibito giocare a flipper o al calciobalilla. Intanto abbiamo più volte denunciaro i totem installati sul territorio senza licenza di polizia, del tutto a nero e dove possono giocare anche i minori".

 

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