skin

Ddl Sostegni ter: 'segnalati' emendamenti su ippica, niente da fare per il gioco

02 marzo 2022 - 11:01

Ecco gli emendamenti al Ddl Sostegni ter 'segnalati' per il voto della commissione Bilancio del Senato in materia di ippica, stop a quelli su scommesse, bingo e versamenti dei concessionari.

Scritto da Fm
Ddl Sostegni ter: 'segnalati' emendamenti su ippica, niente da fare per il gioco

È tempo di tirare le prime somme per gli emendamenti presentati al decreto Sostegni ter attualmente all'esame del Senato.

Fra i “segnalati” per il voto della commissione Bilancio del Senato ce ne sono alcuni che riguardano l'ippica, mentre quelli sul gioco non andranno avanti.

Ad essere esaminato e quindi votato ad esempio sarà l'emendamento presentato da Davide Faraone e Elvira Evangelista, senatori di Italia viva, che parla di fondi per gli ippodromi, ponendosi nel solco di quello approvato alla fine di dicembre 2021 in seno alla legge di Bilancio, che ha stabilito l'istituzione di un fondo presso il ministero delle Politiche agricole, con risorse per 3 milioni di euro per il 2022 e 4 milioni di euro per il 2023, “al fine di garantire il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura”.

Il nuovo emendamento auspica un nuovo intervento sullo stesso tema, con l'incremento di 10 milioni del fondo previsto per il 2022 destinato a garantire il funzionamento degli ippodromi riaperti l'anno scorso.
Questo il testo integrale:
9.0.6 - Faraone, Evangelista
Dopo l'articolo, inserire il seguente: 'Art. 9-bis. (Disposizioni a sostegno delle società di corse per le attività di organizzazione delle corse ippiche) 1. Al fine di sostenere e rilanciare, favorendo la ripresa delle attività economiche e il funzionamento degli impianti ippici, il fondo di cui all'articolo 1, comma 870 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 è incrementato di 10 milioni per l'anno 2022. 2. Per la ripartizione del fondo di cui al comma 1, si provvede ai sensi del comma 871, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234. 3. Agli oneri di cui al presente articolo, pari a 10 milioni per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190'”.
 
A passare al round successivo è anche l'emendamento a firma dei senatori Fiammetta Modena e Michele Boccardi (Forza Italia) che interviene sull'articolo 19 del Ddl chiedendo di istituire un direttore generale per l'ippica in seno al ministero delle Politiche agricole.
Il testo recita: “19.0.19 - Modena, Boccardi. Dopo l'articolo, inserire il seguente: 'Art. 19-bis. 1. Al fine di garantire il potenziamento delle strutture e delle articolazioni del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, in considerazione della grave crisi del settore ippico, i posti di funzione dirigenziale di livello generale presso il medesimo Ministero sono incrementati di una unità, da destinare all'istituzione di una posizione dirigenziale di livello generale. Conseguentemente, la dotazione organica dirigenziale del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, come definita dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132 e dall'articolo 1, comma 166 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è rideterminata nel numero massimo di tredici posizioni di livello generale e di sessantuno posizioni di livello non generale. A tal fine è autorizzata la spesa di 260.000 euro a decorrere dall'anno 2022.
2. Al fine di dare celere attuazione al comma precedente, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali modifica, entro sessanta giorni, il proprio regolamento di organizzazione e la propria pianta organica con uno o più decreti adottati con le modalità di cui all'articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97.
3. Alla copertura degli oneri derivanti dal presente articolo, pari ad euro 260.000 a partire dal 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente 'Fondo speciale'' dello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle finanze, all'uopo utilizzando l'accantonamento relativo al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali”.
 
GLI EMENDAMENTI CHE NON CE L'HANNO FATTA -  Niente da fare per diversi emendamenti, soprattutto in tema di gioco.
In primis per i due del senatore Andrea de Bertoldi (Fratelli d'Italia) che riguardano l'articolo 30 del Ddl e chiedono “Misure urgenti in favore del settore giochi e scommesse”, attraverso la proroga dei termini di riversamento all'Erario e all'Agenzia delle dogane e dei Monopoli da parte dei concessionari pubblici e la rimodulazione del versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi e del relativo canone concessorio.
Stop anche a quello presentato dai senatori del Partito democratico Gianni Pittella e Daniele Manca, che chiede di rideterminare gli importi da corrispondere per la proroga delle concessioni del Bingo e differire il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco.
Sempre in tema di bingo, non passano gli emendamenti numero 3.105 a firma delle senatrici Roberta Ferrero ed Erica Rivolta della Lega Salvini premier, presentato all'articolo 3 del provvedimento, e neppure quello di Tommaso Nannicini, del Partito democratico, all'articolo 1 (identificato dal  numero 1.0.2).
Tornando infine all'ippica, non prosegue l'iter dell'emendamento all'articolo 3 vede un a firma dei senatori Roberta Ferrero ed Erica Rivolta (Lega Salvini premier) relativo alle risorse derivanti dalla raccolta dei giochi da destinare al sostegno dell'ippica e in particolare degli allevamenti di cavalli (con il numero 3.111).
 

Articoli correlati