Matchfixing, Calvi (Glms): 'Bene l'Europa, ora tocca agli Stati membri'

A distanza di più di un anno dall’entrata in vigore dalla convenzione di Macolin contro il Matchfixing, si è tenuta oggi la prima riunione del Comitato di monitoraggio per l'attuazione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione dei risultati delle competizioni sportive, nota anche come Convenzione di Macolin. Un processo supportato e seguito in prima persona da Glms - Global lottery monitoring system - e dal suo presidente Ludovico Calvi, che commenta così la prima giornata di lavori: "Abbiamo apprezzato il dialogo costruttivo tra le diverse parti in causa, che hanno essenzialmente ribadito come sia assolutamente necessaria una cooperazione nazionale e internazionale rinforzata, rapida, sostenibile ma soprattutto ben funzionante. A mio avviso è altresì essenziale che il trattato ad oggi ratificato solo da sette paesi, tra i quali l’Italia, venga ratificato anche da altri in modo da concretizzare l’impegno condiviso dei vari governi in maniera sempre più globale. Un altro importante tassello sul quale tutti gli attori coinvolti hanno ribadito responsabilità ed azioni congiunte, è la lotta all’illegalità, che come sempre sostenuto da Glms, favorisce la proliferazione di attività criminali e di conseguenza fenomeni di matchfixing".

L'IMPEGNO SUL MATCHFIXING - Glms è la principale associazione senza fini di lucro a rappresentare le lotterie di tutto il mondo presso il Consiglio d’Europa ed ha formalmente già richiesto lo status di osservatore al Comitato di monitoraggio per l'attuazione della Convenzione. L'organismo ha sostenuto la Convenzione sin dalla sua adozione nel 2014, prima come Elms (European Lottery Monitoring System) e poi come Glms (Global Lottery Monitoring System), direttamente e tramite i nostri membri, quindi vediamo questo come un passo fondamentale nel contrasto globale contro le manipolazioni di avvenimenti sportivi. I nostri membri collettivi, la European Lottery Association e la World Lottery Association hanno anche sostenuto finanziariamente progetti come Kcoos (Keep Crime Out Of Sport) istituiti dal Consiglio d’Europa.