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Unione Rugby Capitolina, Sportradar e Lottomatica: insieme contro il match fixing

05 giugno 2014 - 10:01

Roma - Ovale, come lo studio dove si prendono le decisioni da cui dipendono le sorti del mondo. Ovale, come gli stadi dove ogni giorno in tutto il pianeta si vivono le passioni dello sport. Ovale, come la palla di una disciplina portatrice di grandi valori che hanno cambiato lo sport: il rugby.

Scritto da Ac
Unione Rugby Capitolina, Sportradar e Lottomatica: insieme contro il match fixing

 

Nobiltà, lealtà, senso di responsabilità, agonismo, rispetto dell’avversario, coraggio e determinazione. Sono solo alcuni dei valori presenti nel dna di chi gioca a rugby, una disciplina con un patrimonio di virtù eccezionalmente ricco, esempio di lealtà sportiva.

La difesa dei valori dello sport non può prescindere dalla lotta al match fixing, minaccia reale e concreta per l’integrità e la credibilità di ogni sport. Ed è per combatterlo e prevenirlo che il rugby ha deciso di fare quello che sa fare meglio, scendere in campo, questa volta solo per difendere proprio i valori positivi di cui è portatore.

Questo è il tema del progetto tenuto a battesimo oggi nelle strutture del club Unione Rugby Capitolina, a Roma. L’inizio di un percorso che non ha precedenti in Europa nel mondo del rugby, dedicato alla formazione, all’educazione e alla prevenzione dei giocatori della prima squadra e delle selezioni giovanili, dei dirigenti, dei membri dello staff e finalizzato a diffondere e rafforzare la conoscenza sui rischi e pericoli connessi alle frodi sportive, un’attività criminale che sfrutta i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie e dalle tecniche e opportunità di betting in tutto il mondo.

 

LA CERTIFICAZIONE - Al termine del workshop formativo l’Unione Rugby Capitolina ha ricevuto la ‘Certificazione Antifrode’ di Sportradar, che attesta la messa in sicurezza contro i rischi del match fixing, un punto di partenza perseguibile da altri club interessati a intraprendere lo stesso discorso.

“Con questo nuovo progetto – spiega il presidente Giorgio Vaccaro - l’Unione Rugby Capitolina prosegue nel suo percorso di formazione continua dei suoi giovani atleti”. In assoluta sintonia con la ‘mission’ della società romana, infatti, l’obiettivo da perseguire rimane la crescita personale dei ragazzi all’interno di una realtà fatta di condivisione. Questa stagione, inoltre, ha rappresentato un importante punto di svolta per quel che concerne l’attenzione allo stile di vita dei giovani in ogni lato. “Educare all'agonismo – dice Vaccaro - vuole anche dire far comprendere agli atleti che l'innalzamento dei propri limiti per il raggiungimento della massima prestazione individuale passa attraverso un lungo percorso che inizia da quando si è bambini per arrivare fino all'età adulta e oltre; un percorso che non termina mai”. In questa direzione vanno gli incontri che atleti del passato e del presente, come Christian Panucci, attuale assistente allenatore della nazionale russa di Fabio Capello, e Giovanbattista Venditti, tre-quarti ala azzurra della nazionale di rugby, hanno effettuato in questi mesi con i giovanissimi rugbisti blu-amaranto. “L’iniziativa sul match-fixing – conclude Vaccaro – va a completare il nostro percorso formativo interno, e non coinvolgerà solo i ragazzi, ma anche tecnici e dirigenti”.    

 

IL CORSO - Il corso di formazione è condotto da Sportradar, società leader nel mondo per le attività di prevenzione e contrasto al match fixing, che ha trattato e illustrato alla squadra casi e situazioni reali a livello internazionale, servendosi anche di immagini e video relativi ad incontri sportivi truccati nonche’ ai sistemi tecnologici in uso sul fronte del contrasto al match-fixing. L’obiettivo e’ quello di innalzare i livelli di conoscenza e consapevolezza negli atleti, negli allenatori e nei dirigenti sportivi al fine di prevenire ogni possibile rischio di contaminazione.

 

L'INTERVENTO DI PRESILLA - “Il Match fixing è ormai un problema globale in forte espansione, dal quale nessuno puo’ sentirsi immune, che rappresenta una seria minaccia per molti sport”, dichiara Marcello Presilla, Responsabile per l’Italia di Sportradar Ag. “Abbiamo già sperimentato con successo, in Italia ed in altri Paesi, questo progetto formativo, ad esempio nel calcio e nel calcio a 5. L’obiettivo e’ quello di rendere gli uomini di sport piu’ consapevoli e preparati anche su quanto puo’ accadere intorno a loro al di fuori di un terreno di gioco. Noi di Sportradar lavoriamo da anni al fianco dello sport e delle principali istituzioni sportive in tutto il mondo, per la difesa del bene più prezioso: l’integrità. Gli atleti devono essere consapevoli di quelli che possono essere i rischi e la delicatezza di alcuni processi. Basta pensare che una semplice informazione riservata, per esempio un giocatore che non potrà partecipare alla prossima partita, se conosciuta in anticipo e divulgata verso l’esterno potrebbe avere un valore notevole a livello di scommesse e potrebbe essere sfruttato, e quindi anche ben pagato, nei circuito di gioco illegali. Anche di questo devono essere consapevoli gli atleti, per tutelare l’integrità dello sport che deve essere un valore che appartiene a tutti loro. Detto questo è importante capire a fondo il problema e non commettere l’errore, affrontando questi temi, di ribaltare la prospettiva e considerare quindi tutto 'marcio' quello che ruota nel mondo delle scommesse. In realtà la scommessa è un fenomeno di costume, perfettamente integrato nel mondo dello sport e, non a caso, gli sport dove sono poi alte le scommesse sono quelli seguiti e tifati dal pubblico. Pertanto, oggi siamo particolarmente orgogliosi di lanciare questa iniziativa legata al rugby, uno sport al quale dovrebbero ispirarsi gli atleti di molte discipline”.

 

IL MONDO DEL GIOCO - Il primo evento di questo tipo in Italia e in Europa nel rugby professionistico è stato possibile grazie alla partnership con Lottomatica. Proprio gli operatori di scommesse sportive si trovano nella difficile quanto singolare posizione di essere i primi danneggiati da questo genere di reato, in quanto vittime dirette e designate delle frodi sportive, oltre a subire pesanti ricadute in termini di immagine.

“Il settore delle scommesse ha subito una veloce evoluzione nel mercato globale. Dal 2007 Lottomatica opera in questo mercato con il marchio Better ed ha dedicato sempre il massimo sforzo per fornire il proprio contributo ai Monopoli per il lavoro che svolgono A difesa e salvaguardia della legalità del settore in Italia – sottolinea Ludovico Calvi, Amministratore Delegato Lottomatica Scommesse – per combattere il match fixing sono importanti i sistemi di monitoraggio così come è fondamentale la collaborazione tra gli Enti di regolamentazione del gioco, i concessionari, le autorità pubbliche, le forze di Polizia degli Stati Membri e le federazioni sportive. È nostra intenzione proseguire e rafforzare il nostro contributo al contrasto di questo fenomeno”.

Unione Rugby Capitolina, Sportradar e Lottomatica oggi hanno costruito un ponte per la legalità che si muove compatto nel contrasto alle frodi nello sport.

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