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Fee sbarca a Roma, Marai: 'Più valore all'amusement'

18 ottobre 2017 - 07:51

Roberto Marai, portavoce e socio fondatore del consorzio Fee, racconta la seconda edizione del Family Entertainment Expo al via oggi, 18 ottobre, a Roma.

Scritto da Sm
Fee sbarca a Roma, Marai: 'Più valore all'amusement'

 

Roma - Roma sempre più capitale del gioco grazie alla seconda edizione del Family Entertainment Expo, l'appuntamento con il divertimento per le famiglie in calendario da oggi, 18 ottobre, e fino a domani nella cornice del Cinecittà World. Due giorni per conoscere le ultime novità del settore amusement only, gli apparecchi da gioco che non contemplano vincite in denaro, fra kiddie rides, simulatori, videogiochi, flipper, calciobalilla, ticket redemption e non solo.

L'Expo, che fa tappa a Roma dopo la prima edizione a Riccione nel marzo 2017, è promossa dal Consorzio Fee, che raggruppa tutti i protagonisti della filiera dell’amusement-only italiano. A raccontare a Gioconews.it cosa accadrà in questi due giorni è l'imprenditore Roberto Marai, portavoce, membro e tra i soci fondatori del consorzio Fee.

 

Qual è il leitmotiv della fiera di quest'anno?
"Con questo appuntamento romano vogliamo ribadire che il comparto dell'only amusement c'è. E dare continuità a quanto manifestato a Riccione con la prima edizione della nostra Fiera. I membri del consorzio Fee, che sono i principali protagonisti della filiera dell'amusement italiano, hanno necessità di esporre i loro prodotti e di illustrare le loro novità, ma Enada - non offrendo la possibilità di una separazione netta tra gaming ed entertainment -non è più un appuntamento che fa per loro. Da qui il l'esigenza e il senso del nostro evento: dare cittadinanza al gioco che non contempla vincite in denaro".
 
 

Sono stati fatti passi in avanti nel settore del puro intrattenimento rispetto allo scorso anno?
"La situazione è complicata e in qualche modo cristallizzata. Resta sospesa sul 'comma 7' la spada di Damocle di una legislazione che non si convince a considerare i giochi a ticket per quello che sono, giochi a premi che nulla hanno a che vedere con l'azzardo e la ludopatia".
 
 

Cosa chiedete al mondo politico e istituzionale per il rilancio del settore?
"Chiediamo quello che chiedevamo, ovvero essere trattati come attività di servizio, senza tassazione accessoria legata al gioco e fuori dall'area di competenza dei Monopoli, che devono legiferare sul gaming (con vincite in denaro). Insomma, vogliamo smettere di essere equiparati a un settore che non è il nostro e chiediamo che avvenga ciò che avviene negli altri Paesi Ue".
 
 

Le amministrazioni locali continuano a legiferare anche sul settore delle ticket redemption, con delle limitazioni. Cosa si può fare al riguardo?
"In attesa di capire se l'accordo Stato-Regioni porterà migliorie sul tema e se riusciremo a uscire dall'orbita dei Monopoli, c'è qualcosa che dal canto nostro possiamo fare. Riuscire a fare completa e definitiva chiarezza all'interno del nostro segmento: sta a noi non avere zone d'ombra tra le nostre macchine. Il nostro è il settore del puro intrattenimento, qualsiasi apparecchio che possa anche solo trasversalmente rientrare nell'azzardo non deve trovare posto nel nostro campo. Questo discernimento netto è fondamentale per una differenziazione chiara e definitiva dal punto di legislativo e anche di percezione nell'opinione pubblica e istituzionale".
 

A livello di investimenti e di occupazione, come va il settore?
"Il settore può tornare a dare lavoro e ricchezza, ma tutto è concatenato. Anche il nostro comparto subisce le conseguenze di un Paese tenuto in ostaggio da una burocrazia asfissiante e da sindacati che troppo spesso hanno perso il contatto con il mondo reale. Sarebbe bello riempire le nostre sale gioco di molti, motivati e giovani animatori, ma per fare questo, che consentirebbe di dare lavoro a ragazzi di una fascia d'età che spesso ingrossa i numeri della disoccupazione, dobbiamo essere sostenuti dalla politica e non ostacolati, per esempio con misure di detassazione per l'assunzione dei giovani".
 
 

Come mai la scelta di una location come quella di Cinecittà World?
"Gli spazi di Cinecittà World sono molto adatti a ospitare i nostri prodotti e soprattutto la sua identità di parco tematico votato al divertimento ci è sembrata da subito del tutto in sintonia con lo spirito della nostra Fiera, dedicata al sano divertimento di tutta la famiglia".
 
 

Come sarà organizzata la fiera?
"Saranno esposte le ultime novità del settore amusement only. Sono in programma 48 ore di B2B che vedranno schierate le aziende italiane leader del settore con il meglio di attrazioni e apparecchi da gioco. Kiddie Rides, simulatori, videogiochi, flipper, calciobalilla, ticket redemption e molto altro: in mostra novità e prodotti di punta dell'amusement-only, i cosiddetti 'comma 7' secondo la legge italiana, ovvero tutti i giochi che non contemplano vincite in denaro".
 

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