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Consiglio Emilia Romagna, FdI e Msn: 'Sospendere divieto ticket redemption'

08 luglio 2019 - 09:55

Giancarlo Tagliaferri (FdI) e Michele Facci (Msn) chiedono all'assessore dell'Emilia Romagna Sergio Venturi di sospendere divieto ticket redemption per i minori.

Scritto da Fm
Consiglio Emilia Romagna, FdI e Msn: 'Sospendere divieto ticket redemption'

Amusement ancora sotto la lente in Emilia Romagna.

Con l'entrata nel vivo della stagione balneare torna d'attualità più che mai la situazione delle sale giochi della Riviera, che si trovano a subire l'onda d'urto del divieto di accesso dei minori di 18 anni alle ticket redemption disposto dalla Regione, nonostante le proteste degli operatori.

 

A chiedere un dietrofront sono i consiglieri regionali Giancarlo Tagliaferri 'FdI) e Michele Facci (Msn) con un'interpellanza a cui darà risposta l'assessore alle politiche per la salute, Sergio Venturi, nella seduta dell'Assemblea del 9 luglio.

 

L'interpellanza “circa le azioni da attuare per dare corso ad approfondimenti riguardanti problematiche relative alle ludopatie ed al divieto assoluto di gioco per i minori di 18 anni” chiede alla Giunta di “prevedere una sospensione di alcuni mesi dell’efficacia del provvedimento, al fine di permettere un migliore approfondimento delle problematiche emerse, oltre che lo svolgimento della stagione estiva da parte di attività economiche di ampia rilevanza per la ricettività turistica di numerose località della regione”.
 
 
I consiglieri infatti rilevano che “la predetta disposizione normativa, in realtà, risulta oltremodo penalizzante, in quanto si riferisce a giochi che non creano affatto dipendenza, e quindi che non generano alcuna forma di ludopatia: si tratta di videogiochi, flipper, kiddie rides, gru che non comportano vincite in denaro, bensì di apparecchi che rilasciano dei tickets in base all’abilità del giocatore, e che possono permettere solo il ritiro di premi. Tra l’altro, non vi è alcuno studio scientifico che dimostri alcun tipo di correlazione tra questi giochi di abilità e dipendenze; inoltre, con il divieto assoluto di utilizzo da parte dei minori di anni 18, si limita di fatto l’accesso a queste sale giochi anche alle famiglie con minori al seguito, introducendo contemporaneamente divieti di gioco e doveri di vigilanza e controllo da parte dei gestori”.
 
 
Inoltre, “tale provvedimento è così idoneo a penalizzare centinaia di piccole attività commerciali situate nei luoghi del turismo regionale (specie in riviera), alla vigilia dell’apertura stagionale estiva, con il rischio di mettere in ginocchio un settore dell’economia locale quale quello dell’intrattenimento estivo, frequentato prevalentemente dalle famiglie; il provvedimento adottato appare pertanto inadeguato e squilibrato rispetto alla reale consistenza e portata di queste particolari tipologie di gioco, dal punto di vista degli effetti sulla salute dei giocatori, pur partendo da un concetto in astratto certamente condivisibile, che è quello della lotta alla ludopatia”.
 
 
L'interpellanza, presentata ai primi di maggio ma calendarizzata solo ora, si aggiunge al dibattito sull'amusement che sta investendo anche il Veneto, dove nella nuova proposta del gioco vengono appunto “salvate” dal distanziometro proprio le ticket redemption, e il Friuli Venezia Giulia, ,dove il presidente Massimiliano Fedriga ha espresso la volontà di rivedere la legge.
 

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