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Social e videogame, Gref: 'Proteggere i minori dal gioco d'azzardo'

01 ottobre 2019 - 08:14

Il Forum europeo dei regolatori del gioco punta al confronto per definire confini fra gaming e gambling e proteggere i minori. Skin betting, loot boxes sotto la lente.

Scritto da Redazione
Social e videogame, Gref: 'Proteggere i minori dal gioco d'azzardo'

Un impegno a lavorare insieme per analizzare a fondo le caratteristiche dei videogame e dei social games per determinare se sono coinvolte nella legislazione nazionale relativa al gioco con vincita in denaro, stabilendo un dialogo con tutte le parti interessate al fine di comprendere meglio le caratteristiche di questo settore e contribuire alla consapevolezza dei consumatori e in particolare dei genitori.

 

Lo hanno preso i membri del Forum europeo dei regolatori del gioco (Gref), firmatari lo scorso settembre di una dichiarazione congiunta sui rischi posti dalla sfocatura delle linee tra il gioco d'azzardo e altre forme di intrattenimento digitale come i videogiochi.

 

Le preoccupazioni in questo settore si sono manifestate in controversie relative allo skin betting, alle loot boxes, ai giochi da casinò social e all'uso di contenuti a tema di gioco d'azzardo all'interno di videogiochi disponibili per bambini.

 

Come dimostrato dall'attenzione al tema mostrata da diversi Paesi europei, come il Regno Unito, dove al Parlamento è stato proposto il divieto di accesso alle loot boxes ai minori. Sullo stessa linea gli Stati Uniti, con la presentazione in Senato di un disegno di legge apposito.
 
 
 Il Gref, attualmente composto da 36 regolatori di giochi provenienti da 31 Paesi europei, ha pubblicato una sintesi del suo lavoro, consultabile integralmente a questo link (in inglese), sul sito dell'Arjel, il regolatore francese.
 
 
Pur rilevando che l'attuazione della regolamentazione di tali attività dipende dalla definizione di gioco con vincita in denaro in ciascuno Stato, i membri del Gref evidenziano tre aree: l'esigenza di coinvolgimento delle autorità nazionali responsabili della protezione dei consumatori, della salute, dell'istruzione nonché della regolamentazione digitale e finanziaria. Le associazioni per la protezione dei consumatori sono incoraggiate a formulare raccomandazioni in questa direzione: ad esempio, la comunicazione prima dell'acquisto del contenuto della loot box e le probabilità di ottenere un particolare oggetto virtuale; per quanto riguarda i minori, la consapevolezza dei genitori, compreso l'incentivo all'uso del controllo parentale in modo sistematico; infine, la necessità di mantenere un dialogo franco e produttivo con le organizzazioni del settore per concordare soluzioni più protettive, in particolare tra i giovani.
 

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