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Veneto: Idv presenta proposta di legge, Pipitone “Incentivi per chi non promuove il gioco”

23 gennaio 2014 - 10:21

Disincentivi fiscali per gli esercenti 'no slot'  e per le aziende che utilizzano modalità promozionali in qualche modo riconducibili al gioco. Sono due dei capisaldi della proposta di legge 'Disposizioni per la prevenzione, la riduzione del rischio ed il contrasto del gioco d’azzardo patologico” firmata da Italia dei valori, che sarà presentata stamattina a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto. Ad anticiparne i contenuti a Gioconews.it è il capogruppo  Idv Antonino Pipitone.

Scritto da Fm
 Veneto: Idv presenta proposta di legge, Pipitone “Incentivi per chi non promuove il gioco”


NO GRATTA E VINCI NEI SUPERMERCATI -  Il provvedimento, annunciato ieri, prevede alcuni interventi fondamentali, già visti in altre leggi regionali sul gioco: l'istituzione di un osservatorio, l'adozione da parte di Comuni e Regione di incentivi fiscali per chi sceglie di non installare apparecchi nei propri locali (e maggiorazioni per chi, invece, lo fa), l'istituzione di un bollino 'no slot'. “La novità principale della nostra proposta – ricorda Pipitone – è la richiesta di disincentivare quelle aziende che utilizzano modalità promozionali riconducibili al gioco, tipo i gratta e vinci distribuiti al supermercato. Creano un'abitudine, anche nelle nuove generazioni, che potrebbe poi sfociare in un comportamento compulsivo”.

 

NESSUN DISTANZIOMETRO - Grande assente l'ormai 'tradizionale' distanziometro. “Per noi – conclude Pipitone – non è una misura determinante. Indubbiamente, può servire, ma abbiamo preferito concentrarci su azioni 'reali', forti, che concorrano ad educare le nuove generazioni ad avere atteggiamenti positivi nei confronti del gioco, purché non diventino patologici”.

 

IL TESTO DELLA PROPOSTA - Il progetto di legge firmato dall'Italia dei Valori si compone di sette articoli. Fra le misure presentate figurano l'istituzione dell’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico, con il compito di “monitorare e studiare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico nonché tutte le implicazioni connesse alla dipendenza da gioco; formulare pareri e proposte al Consiglio regionale e alla Giunta regionale, con lo scopo di elaborazione azioni di prevenzione, contrasto e trattamento delle dipendenze patologiche correlate al gioco;  promuovere campagne informative, educative e di sensibilizzazione; proporre ad aziende ulss ed enti locali interventi territoriali socio-sanitari sul fenomeno del gioco d’azzardo, in coerenza con le attività realizzate a seguito dell’inserimento del gioco d’azzardo patologico nei livelli essenziali di assistenza”.

 

"BOLLINO STOP SLOT" - È inoltre previsto, da parte della Giunta regionale, il rilascio del logo identificativo regionale 'Stop Slot' per “gli esercizi e i circoli che non installino o che dismettano apparecchi per il gioco”. La Regione Veneto,  “nella concessione di finanziamenti, benefici e vantaggi economici comunque denominati, considera titolo di preferenza l’esposizione del logo identificativo 'Stop Slot'. I comuni possono prevedere forme premianti per gli esercizi e i circoli che espongano il logo identificativo regionale 'Stop Slot'”.

 

SERVIZI DI CURA E PREVENZIONE - Sul fronte degli interventi di prevenzione e cura del gioco patologico, la Regione “istituisce un servizio di primo ascolto, assistenza, consulenza ed orientamento ai servizi attraverso uno specifico numero verde regionale ed un sito internet dedicato, i riferimenti dei quali devono essere affissi su ogni apparecchio per il gioco d’azzardo lecito e nelle sale da gioco. La Regione istituisce in ogni azienda ulss, un’unità operativa semplice a valenza dipartimentale specializzata nella diagnosi e nel trattamento degli individui affetti da gioco d’azzardo patologico”.

 

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO - Fino alla definitiva introduzione nei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni relative al gioco d’azzardo patologico, “la Giunta regionale su proposta dell’Osservatorio può promuovere lo svolgimento da parte delle aziende Ulss di iniziative, a carattere sperimentale, nei confronti di persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo patologico e patologie correlate. Tali interventi possono altresì riguardare la formazione e l’aggiornamento specialistico degli operatori socio-sanitari dediti all’assistenza delle persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo patologico. La Regione promuove gruppi di auto-aiuto in collaborazione con le aziende Ulss e con gli organismi del terzo settore”.

 

DIVIETO DI PUBBLICITÀ - La pubblicità dei giochi con vincite in denaro è vietata “ove recante incitamento al gioco o esaltazione della sua pratica e negli altri casi previsti dal decreto legge 13 settembre 2012, n.158, convertito con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n.189. La Regione promuove accordi con gli operatori economici presenti sul territorio per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione che vieti l’utilizzo di modalità riconducibili al gioco d’azzardo, come lotterie istantanee e gratta e vinci, nella promozione delle attività commerciali”.

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