La legge di Stabilità 2016 dovrà ricevere il via libera dell’Aula del Senato entro il 20 novembre, così da consentire un esame approfondito alla Camera, dove saranno affrontati alcuni dei nodi della manovra, come i giochi, tanto più che sono stati ritirati i due emendamenti del Pd all’articolo 48 che prevedevano una riforma sia della tassazione, introducendo quella sul margine, che dei rapporti tra Stato ed enti locali.
Lo si è convenuto, secondo quanto confermato a Gioconews.it da fonti del ministero dell’Economia, in una riunione di maggioranza che si è svolta oggi al Senato, in una pausa dei lavori della Commissione Bilancio, alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Governo (il viceministro Enrico Morando e il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta), i capigruppo e le relatrici Federica Chiavaroli e Magda Zanoni.
NUOVI EMENDAMENTI – Intanto, con la pubblicazione in Pdf dei resoconti delle varie sedute della commissione Bilancio, spuntano nuovi emendamenti sui giochi, in aggiunta a quelli
presentati all’articolo 48 (il diretto interessato) e
ad altri della legge di Stabilità 2016. Tomasselli e altri senatori del Pd chiedono di tassare le vincite alle Vlt del 2 percento, Angioni (Pd) del 3 percento, come pure Ruta (Pd) e Paolo Romani e altri (Fi), Parente e altri (Fi).
De Petris (Sel) chiede di introdurre la lotteria dello scontrino, Mattesini (Pd) ancora un prelievo del 3 percento sulle vincite ottenute alle Vlt, così come Fasiolo (Pd) Puglia (M5S) che “le Regioni possano avviare presso le ASL, i servizi per le dipendenze, DSM e i Consultori, gruppi di auto aiuto e di mutuo soccorso" che "potranno essere attivati al fine della presa in carico di persone con disturbi della personalità o disturbi del tono dell’umore conciati alla patologia da gioco d’azzardo". Catalfo (M5S), infine che “Entro trenta giorni dalla data della pubblicazione della presente legge nella Gazzetta Ufficiale, con provvedimenti del direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, è modificata la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito, a decorrere dall'anno 2015, non inferiore a 600 milioni di euro”.