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Mogliano Veneto, M5s: 'Dal Comune sì a regolamento sul gioco'

08 febbraio 2016 - 10:16

Il Consiglio comunale di Mogliano Veneto approva una mozione del Movimento Cinque stelle che chiede regolamento sul gioco.

Scritto da Fm
Mogliano Veneto, M5s: 'Dal Comune sì a regolamento sul gioco'


“Con la nostra mozione, chiedevamo al Consiglio di dare un forte e concreto segnale al propagare del fenomeno del gioco d'azzardo e della ludopatia, anche nel nostro Comune, definendo una serie di proposte. Abbiamo trovato convergenza con tutte le forze politiche presenti in aula”. Lo dichiara il capogruppo del Movimento cinque stelle di Mogliano Veneto (Tv), Cristina Manes, dopo l'approvazione in Consiglio comunale della mozione presentata a gennaio per chiedere l'approvazione di un regolamento 'no slot'.  


NORMATIVE RICONOSCIUTE DAI TAR - “Le recentissime sentenze del Tar e del Consiglio di Stato e la legge regionale 27 aprile 2015, aprono la strada ai Comuni per definire i limiti, le distanze dai luoghi sensibili (istituti scolastici di ogni ordine e grado, centri giovanili ed impianti sportivi, luoghi di culto etc.), gli incentivi e disincentivi agli esercizi commerciali, necessari per arginare il fenomeno. Nonchè ad un maggior controllo delle sale ed esercizi del proprio territorio, prevedendo sanzioni in caso di violazione che andranno destinate ad iniziative per la prevenzione della dipendenza dal gioco d'azzardo. Con l'approvazione della nostra mozione, il Comune aderirà al 'Manifesto dei sindaci per la legalità e contro il gioco d'azzardo' che costituisce un impegno preciso per il Sindaco ad attuare tutti gli interventi già nel suo potere; inoltre sarà emanato un apposito regolamento dove saranno previste le nostre proposte, che si rifanno alla recente normativa", conclude Manes.

 

NIENTE DA FARE AD ANDRIA - Sono ben lontani dall'ottenere lo stesso risultato i pentastellati di Andria, che lo scorso novembre hanno presentato al Comune una proposta di regolamento sulla stessa materia. "La nostra proposta è ferma al Comune perché mancano i pareri dei dirigenti sul tema. Noi aspettiamo ma intanto non si fa nulla per contrastare questo fenomeno. Nel nostro programma questa è una priorità", ricorda il consigliere comunale Michele Coratella.
 

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