Benelli: ‘Su leggi regionali invocare indennizzo operatori’

Roma - “Rispetto alle leggi regionali che limitano l’esercizio e l’apertura delle sale da gioco sul territorio rappresentano un tema di difficile soluzione finché lo Stato non promuoverà un patto di sussidiarietà. Purtroppo anche laddove venisse recepita l’intesa della Conferenza unificata di settembre 2017, come accaduto da parte di alcuni tribunali regionali, la disciplina degli orari sarebbe comunque facoltà del legislatore locale e quindi il problema per gli operatori rimane. Per questo serve un intervento diretto dello Stato con un patto di sussidarietà”.

A parlare è il legale Cino Benelli, intervenendo al convegno di Enada dedicato al comparto dell’amusement durante il quale, tra i vari temi, si parla anche delle restrizioni regionali che affliggono anche il settore di puro intrattenimento. “Occorre però sottolineare come le norme regionali potrebbero scontrarsi con azioni risarcitorie nel caso specifico di quelle che impongono la chiusura di attività già esistenti visto che in ottica di un contenzioso davanti alla Corte dei diritti dell’uomo potrebbe configurarsi un caso simile agli espropri per ragioni di pubblico interesse e come in quei casi le aziende dovrebbero aver diritto a un indennizzo appositamente quantificato”.