skin

CdS: 'Concessioni bingo scadute, valutare sostenibilità del canone'

06 dicembre 2019 - 16:03

Il Consiglio di Stato chiede a gestori sale bingo di depositare bilanci dell’ultimo quinquennio per valutare insostenibilità economica e finanziaria del canone.

Scritto da Fm
CdS: 'Concessioni bingo scadute, valutare sostenibilità del canone'

"Le società appellanti - ciascuna nei limiti del proprio interesse - devono provvedere a depositare in giudizio i bilanci dell’ultimo quinquennio ed ogni altro elemento utile per valutare la prospettata insostenibilità economica e finanziaria del canone, nelle more della definizione del merito della controversia. Le società appellanti espleteranno tale incombente entro il termine di 20 giorni, decorrente dalla notificazione o dalla comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza".

 

A disporlo è il Consiglio di Stato pronunciandosi in merito ai ricorsi di alcune piccole e medie imprese che svolgono l'attività di gestori di sale dedicate al gioco del bingo in forza di concessioni scadute nel periodo 2013-2016 per la riforma della sentenza del Tar Lazio concernente l'impugnazione della determinazione delle nuove condizioni per la proroga tecnica delle concessioni scadute.
 
Il Consiglio di Stato ha ritenuto - in punto di apprezzamento dell’ulteriore requisito del pericolo di danno - "che appare opportuno approfondire il profilo concernente la sostenibilità economica e finanziaria del canone mensile della concessione in regime di proroga tecnica, che pare attualmente stabilito, come prospettato dalle parti, nella misura di euro 7.500,00 mensili".
 
 
Al centro del ricorso "il carattere peggiorativo delle modifiche introdotte dalla legge di Stabilità 2016, mediante le quali: l’importo mensile dovuto dai concessionari in regime di proroga tecnica è stato elevato dalla somma originariamente prevista di euro 2.800,00 per ogni mese ovvero frazione di mese superiore ai quindici giorni, oppure di euro 1.400,00 per ogni frazione di mese inferiore ai quindici giorni, alla somma di euro 5.000,00 per ogni mese ovvero frazione di mese superiore ai quindici giorni, oppure di euro 2.500,00 per ogni frazione di mese inferiore ai quindici giorni; la soglia minima corrispettiva per l’attribuzione delle concessioni, in esito alle apposite procedure selettive, è stata elevata da euro 200.000,00 a euro 350.000,00; è stato introdotto il divieto di trasferimento dei locali per tutto il periodo della proroga".
 
I giudici quindi hanno rinviato per la discussione dell’incidente cautelare, all’udienza camerale del 23 gennaio 2020.
 
 

 

Articoli correlati