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Casinò, un 5 novembre di fuoco

03 novembre 2018 - 09:53

Fittissimo calendario di appuntamenti, lunedì 5 novembre, per i casinò italiani, tra politica e sindacato.

Scritto da Anna Maria Rengo

Occhi puntati, come del resto le lancette, sulle ore 14 di lunedì 5 novembre. Una data fatidica per i casinò italiani, alle prese, per diversi ordini di motivi, con importantissimi appuntamenti istituzionali e sindacali, alcuni dei quali, in verità, anche di simile natura. Lunedì prossimo riprende infatti il confronto tra Federgioco, Fipe e sindacati, avente per oggetto il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti del quattro (purtroppo il termine più esatto è tre, visto che quello di Campione è chiuso ormai da 100 giorni) casinò tricolori. Nel corso della precedente riunione, ci si era soffermati proprio sulla questione del Casinò italiano incastonato in Svizzera, e che ha serrato i battenti dal 27 luglio, giorno in cui è stata emessa la sentenza che ha disposto il fallimento per insolvenza della soceitàdi gestione della Casa da gioco. Purtroppo, nonostante l'impegno di Federgioco e gli incontri al Viminale, la situazione è rimasta sostanzialmente immutata, e la prima data che può dare qualche speranza è il 15 novembre, giorno in cui la Corte d'appello di Milano esaminerà il reclamo presentato da Comune, Casinò e Banca popolare di Sondrio contro la sentenza stessa.

Ma tornando all'incontro di Federgioco con le Ooss, lo stesso va a coincidere con quello con cui a Venezia si tornerà al tavolo della trattativa per giungere alla redazione di una contratto collettivo, stavolta aziendale, di lavoro. Un Ccal che prenderà il posto del regolamento entrato in vigore il 1° luglio dell'anno passato, dopo la disdetta del "vecchio" contratto e prima che la bozza di accordo raggiunta tra parte dei sindacati e azienda/proprietà fosse respinta, tramite referendum, dai lavoratori stessi. Ora le premesse per ripartire con il piede giusto sembrano esserci, tant'è che i sindacati nella loro totalità (fatta eccezione per l'Sgb) hanno presentato, come da esplicita richiesta, ad azienda e proprietà. Sarà una base da cui partire, anzi ripartire, per una trattativa che in molti auspicano essere breve.

Ma il 5 novembre è una data fondamentale anche per il Saint Vincent Resort & Casino, che sta vivendo giornate, per non dire settimane/mesi, assai movimentate e agitate. Sia per quanto riguarda la governance (a ottobre la revoca del mandato all'amministratore unico Giulio Di Matteo, la nomina di un Cda, le dimissioni del Cda stesso e la contestuale nomina di un nuovo amministratore unico, Filippo Rolando) che per il futuro della Casa da gioco stessa: nei giorni passati si è avviato l'iter di concordato preventivo, ai sensi della legge fallimentare. In questo scenario decisamente in divenire, la quarta commissione consiliare permanente (Sviluppo economico) del Consiglio Valle è convocata presso la sala commissioni della presidenza del consiglio regionale, per le comunicazioni del suo presidente, Pierluigi Marquis, e per le audizioni in merito alla situazione della Casino de la Vallée Spa. Si comincia con il collegio sindacale, per proseguire con i direttori della Casa da gioco e del ramo alberghiero del Casinò, e finire poi con l'amministratore unico, Filippo Rolando.
 
 

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