Casinò Campione d'Italia tra passato e futuro
Il Casinò, soprattutto dopo che dieci anni fa è stata inaugurata la sua nuova sede, ha determinato le sorti e l'economia di Campione d'Italia.
Il primo compleanno a doppia cifra si festeggia sempre in grande stile. E il 9 maggio la nuova sede del Casinò Campione d'Italia ha spento le sue prime dieci candeline. Una ricorrenza, quella del trasferimento dalla vecchia e storica sede, di cui stavolta, sul numero di maggio della rivista Gioco News, ci parlano proprio i dipendenti della Casa da gioco. Coloro che c'erano allora e che, con qualche anno in più, sono ancora in attività.
A dare il “la” ai ricordi è Alessandra Bernasconi, oggi responsabile marketing del Casinò. Quali emozioni e aspettative si nutrivano, in quei frenetici giorni che dieci anni fa precedevano l'apertura del casinò?
“Il clima era quello che precede i grandi eventi. Attività frenetica, grande tensione ma nel contempo una grandissima coesione e armonia tra tutto il personale. La responsabilità primaria era sulle spalle di tutti i settori tecnici dai tecnici (slot/informatici/impianti) ma tutti i dipendenti indistintamente si sono sentiti coinvolti in prima persona e hanno agito per il raggiungimento dell'obiettivo comune. Ricordiamo che quella fase è stata gestita in un frangente di vuoto amministrativo (Comune commissariato da poco e assenza di amministratore delegato). La vecchia sede ha chiuso i battenti nella notte tra l'8 e il 9 maggio e mercoledì 9 maggio 2007 a mezzogiorno i clienti sono entrati nella nuova struttura”.
“Indubbiamente i nuovi e ampi spazi hanno potuto accogliere più tipologie di gioco. La clientela del Casinò stava cambiando e la nuova struttura è stata in grado di rispondere alle nuove richieste”.
Quando si parla di Campione d'Italia, si parla di Casinò. Tutto ruota attorno a questa struttura. Le piacerebbe una maggiore diversificazione e che effetto fa ospitare una struttura così importante a livello europeo?
“Di fatto Campione d'Italia è anche storia e cultura. Si trova in una regione turistica di tutto rispetto e in una situazione geo-politica quasi unica. Difficile in poco più di un chilometro quadrato ospitare altre attività che possano controbilanciare l'egemonia del Casinò a meno che non attingano direttamente anch'esse dal gioco. Tanto vale quindi (ma questo è un mio personalissimo parere!) focalizzare tutte le energie sul gioco stesso”.
Sul tema, anche Andrea Zanni, oggi impiegato ufficio Business Development, dice la sua: “Sicuramente il Casinò Campione è stato ed è tuttora la 'locomotrice' della piccola comunità campionese. Grazie al Casinò infatti gli abitanti di Campione hanno potuto avere un lavoro e un futuro dignitoso in questo piccolo lembo di terra italiana circondata dalla Svizzera. Sicuramente una maggiore diversificazione e sviluppo delle attività commerciali e turistiche negli anni, avrebbe permesso oggi di fornire anche una concreta alternativa lavorativa ai ragazzi di Campione”.
Quando pensate al futuro dei vostri figli, immaginate che resteranno a Campione e che magari lavoreranno al Casinò?
“Ad oggi la situazione del mercato del lavoro in Italia non è delle migliori, ma nonostante questo il Casinò ha sempre assicurato lavoro a molte generazioni di giovani campionesi. I nostri figli crescono in una società sempre più globalizzata dove il concetto di posto fisso è totalmente cambiato a favore della flessibilità. Se penso al futuro di mia figlia, mi auguro che possa intraprendere una formazione e un percorso di studi magari universitario, e mi immagino che possa avere anche esperienze lavorative diverse, che la possano arricchire culturalmente, da poter sfruttare magari un domani per un eventuale rientro al Casinò”.
Come ci si sente, a ospitare in un paesino lacustre uno tra i più grandi e imponenti casinò europei?
“La costruzione del nuovo Casinò ha avuto un grosso impatto sia dal lato logistico che da quello ambientale per i cittadini campionesi... ci siamo dovuti abituare a una struttura che ha cambiato radicalmente lo skyline della piccola enclave.Nonostante questo il nuovo Casinò è motivo di orgoglio per tutti!! Infatti ad ora in Italia ma soprattutto in Europa sono poche le strutture di pari dimensioni e valore dedicate totalmente al mondo del gaming e dell'intrattenimento”.
E al bando la nostalgia, anche da parte dei clienti: “Nessun rimpianto, se non di quanto resta legato ad eventi e ricordi del passato. Sul piano della funzionalità, infatti, non sono neppure possibili confronti tra la vecchia e la nuova casa da gioco, mentre la professionalità degli addetti, titolo di credito principale del Casinò Campione d’Italia, non è passata soltanto indenne dall’una all’altra, ma trae diuturno vantaggio dall’ambiente di oggi. Per tacere dei parcheggi per gli autoveicoli: la capacità della sede è la prima offerta che facciamo ad una clientela che a quanto ci risulta non trova difetti nella sede del più grande casinò d’Europa”.