"Le domande a cui ho cercato una risposta in questo podcast sono essenzialmente due: la prima, da cui muove l'intera ricerca, si chiede com'è possibile che fallisca un casinò, una infallibile fabbrica di soldi, un motore di ricchezza in grado di fare prosperare qualsiasi comunità che lo ospiti sul proprio territorio.
La seconda domanda, che nel corso dell'indagine mi ha portato a visitare altri casinò italiani e stranieri, si chiede quale futuro attende le case da gioco, per molti condannate a un inevitabile declino, e che oggi si trovano in una situazione complessa, alla ricerca di un modello di sostenibilità economica che permetta loro di sopravvivere in un mercato, quello del gioco d'azzardo, in profonda trasformazione.
Alla prima domanda penso di aver risposto analizzando le diverse cause che hanno portato il casinò di Campione a questa per certi versi paradossale situazione. Alla seconda domanda credo che sia ancora troppo presto per rispondere. L'unica cosa di cui sono sicuro, augurandomi il meglio per il casinò e per l'intera comunità, è che le cose non saranno mai più come prima".
Con queste parole l'autore e documentarista Lorenzo Faggi presenta a Gioconews.it il suo podcast "La fabbrica dei soldi", prodotto dal quotidiano Il Post. Disponibile da martedì 24 maggio, si può ascoltare gratuitamente sull’app de Il Post ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcast, Amazon Music e Google Podcast, e racconta la storia del fallimento del Casinò di Campione d'Italia, cercando di capire come sia possibile che fallisca un casinò e che cosa succede se fallisce un casinò in una città che si fondava interamente sull’esistenza di quel casinò.
Come ricorda il quotidiano nel presentare il podcast di Faggi, il 27 luglio 2018 a Campione d’Italia, una piccola exclave italiana circondata dalla Svizzera, ha chiuso per fallimento una delle più grandi case da gioco d’Europa, inaugurata nel 1917, lasciando improvvisamente senza lavoro 486 dipendenti su una popolazione comunale di poco meno di duemila persone. Per quella piccola comunità fu un evento catastrofico, anche perché nel giro di pochi mesi chiusero anche l’azienda turistica locale, l’asilo comunale, la casa degli anziani. I dipendenti del comune scesero da oltre cento ad appena quindici unità. L’intero paese si bloccò: cessarono la manutenzione del verde e il ritiro dei rifiuti speciali. Fu anche un evento a cui era difficile trovare una spiegazione: se il banco vince sempre, come fa a fallire?
La notevole storia del fallimento del casinò di Campione d’Italia è stata indagata per mesi sul campo.