Dall’esame in ordine al futuro trend del casinò di Sanremo da parte della Fisascat Cisl letto su Gioconews casinò.it, ho tratto due sensazioni: una che non sono, malgrado l’età, svanito in ciò che noto dai numeri, l’altra - e sinceramente me ne dispiaccio - che pur da fuori, sono andato, credo, nella giusta direzione.
Sicuramente i dati riferiti ad un periodo breve non sono utilizzabili in toto per fare previsioni e raffronti, possono forse, rappresentare una tendenza. Ma il raffronto con Saint Vincent è utile per evidenziare quanto sia importante diversificare l’offerta di gioco da tavolo. È verissimo il fatto che a Saint Vincent sono in funzione più giochi e anche più tavoli e, anche, più dipendenti; non ho dubbi a sostenere, e non sono il solo, che la cosiddetta francesizzazione della fair roulette rallentando la partita può influire sui minori introiti lordi. Sono d’accordo a ribadire che la roulette francese è praticata, solitamente, da giocatori di più ampie disponibilità, minimi più alti e la qualità ne guadagna.
Approvo, in tema di offerta di gioco, trascurare del tutto il trente et quarante tenuto conto del limitatissimo vantaggio del banco in rapporto al fabbisogno di personale, mi trova in perfetta sintonia la considerazione del craps più gravosa per quanto immediatamente precede.
Non è facile condividere, invece, l’eliminazione dello chemin de fer! Posso capire che il punto banco lo abbia rimpiazzato parzialmente e con regole diverse per quanto attiene l’apertura di un tavolo anche se solo a otto posti.
Posso anche concordare, come altre volte ho scritto, che il rischio di impresa collegato allo chemin de fer può far propendere la bilancia a favore di un gioco similare.
Mi riesce difficile vedere che una location tanto bella ed usufruibile tutto l’anno per il clima e l’accoglienza non abbia procurato il desiderio e/o la visione di utilizzarla per un rilancio di qualità proprio con lo chemin de fer e non solo.
D’altra parte se il vecchio detto che un albero nuovo quando cresce fa ombra a quello vecchio, non si può sottacere che gli incontri di chemin che hanno reso famosa la concorrenza ora non sono più tanto numerosi.
È, forse, una mia sensazione ma il ritorno al classicheggiante potrebbe costituire una forte attrattiva per giocatori d’élite. Un consiglio o una provocazione motivo di riflessione che possono anche diventare utili.
Una considerazione fatta dal sindacato è quella sull’incidenza dei proventi slot sul totale; da non presente in sala giochi posso avanzare l’ipotesi a sostegno della scarsità dell’offerta a fronte di una domanda che trova pochi giochi e, probabilmente, affollati tanto da non poter giocare in tutta tranquillità.
Un invito a meditare? Forse può essere il caso!