Entro la fine di luglio si profila la delibera di un nuovo dissesto per il Comune di Campione d'Italia, a meno che l'organo straordinario di liquidazione dell'Ente, Luca Corvi, non riesca ad ottenere almeno un contributo una tantum di 6/7 milioni di euro dal Governo italiano.
Dal canto suo l'Osl ha prospettato un deciso “taglio” ai creditori privilegiati - ex dipendenti, pensionati e non solo – e lo scenario quindi si presenta fosco e complicato.
Si inserisce in questo quadro la delibera pubblicata dalla segreteria provinciale unificata Lecco – Sondrio del Sim Carabinieri, che chiede alla segreteria nazionale di interessare il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri – Ufficio Rapporti con le associazioni sindacali affinché venga verificata la corretta procedura di risarcimento di tutto il personale militare impiegato presso il Nucleo Cc di Campione d’Italia.
A decorrere dal 1° gennaio 2022 ai carabinieri in servizio nell'enclave italiana in terra svizzera infatti compete un’indennità mensile pari all’assegno di confine previsto dall’art. 1 della legge 23 dicembre 1989, n° 425.
Il 7 giugno 2018 il Comune di Campione d’Italia ha deliberato il dissesto economico finanziario. In conseguenza di ciò ha revocato con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2019 le delibere con cui si era fatto carico del pagamento dell’assegno di confine.
Nella delibera di revoca, il Comune - pur dando atto che le somme per il pagamento dell’assegno di confine “attengono a servizi indispensabili” - ha ritenuto di poterle eliminare trattandosi di spese “di competenza e con oneri a carico dello Stato”.
Ad oggi, le spettanze totali dovute ai militari (attualmente in servizio) che hanno prestato impiego durante il periodo di revoca dell’assegno di confine, e specificatamente dal dicembre 2018 al 22 maggio 2019, ammontano a 80.677,75 euro, somme mai elargite e per le quali mancanze i militari hanno avuto problemi economici e personali di rilievo a causa dell’alto costo della vita all’interno di Campione d’Italia, non più coperte dall’assegno elargito dal Comune.
Come si ricorderà a febbraio 2019 il Tribunale di Como ha emesso un'ingiunzione di pagamento nei confronti del Comune di Campione per il mancato versamento delle somme previste ai Carabinieri e a dicembre 2020 il Tar Lombardia ha accolto il ricorso di alcuni militari contro la revoca con effetto retroattivo dell'assegno di confine corrisposto dal Comune di Campione.
Una storia già vista, quindi, che speriamo non si ripeta.