Gestione Comune e Casinò Campione d'Italia, doppio rinvio dei processi
Rinviato a settembre del prossimo anno il processo sulla gestione del Comune e del Casinò Campione d'Italia e per il secondo filone di indagini udienza fissata a febbraio 2024.
Scritto da Amr
Foto di Tingey Injury Law Firm su Unsplash
A causa di alcuni errori di notifica o addirittura di mancata notifica, peraltro già evidenziati, il processo in corso in tribunale a Como sulla gestione del Comune e del Casinò Campione d'Italia dal 2013 al 2018 è stato rinviato al 19 settembre del 2024. Questo, quanto è stato stabilito nel corso dell'udienza che si è tenuta questa mattina 13 dicembre a Como. Il processo vede come imputati alcuni amministratori comunali in carica nelle passate legislature e alcuni funzionari comunali, di cui al momento in servizio in Comune c'è solo la segretaria comunale Lucia Amato, come pure vede come imputati ex amministratori del Casinò. In tutto, si tratta di 16 persone imputate, anche se per alcuni reati ascritti si sta prefigurando la prescrizione.
In questo processo il Comune di Campione d'Italia ha deciso di costituirsi parte civile, così come confermato nella recentissima delibera di giunta, una richiesta ribadita anche nell'udienza di stamattina e che si affianca a quella, identica, della Regione Lombardia. Tuttavia, la duplice richiesta è stata verbalizzata ma l'eventuale (e probabile accoglienza) sarà stabilita a settembre del prossimo anno, in quanto il Gup non è competente in materia.
Sempre oggi, come noto, c'è stata l'udienza preliminare che scaturisce da un secondo filone di indagini nelle quali si ipotizzano diverse tipologie di bancarotta e distrazione fondi a carico di 16 persone (lo stesso numero del primo processo, ma non si sovrappongono se non in parte) alle quali era stato notificato l'avviso di conclusioni delle stesse. Tuttavia, e anche in questo caso come già evidenziato, ci sono stati errori di mancata notifica e dunque l'udienza è stata rinviata al prossimo 28 febbraio. Anche in questo caso, il Comune di Campione d'Italia ha deliberato di costituirsi parte civile.
I due processi non sono stati unificati, non solo perché i reati ipotizzati hanno dei tempi di prescrizione diversi (molto più lunghi quelli della bancarotta) ma anche perchè, per quanto riguarda il secondo filone, si è ancora nella fase dell'udienza preliminare.