Inchiesta Palude, richiesta di rinvio a giudizio anche per il Dg del Casinò Venezia
La Procura di Venezia chiede il rinvio a giudizio per il direttore generale del Casinò di Venezia, nell'ambito dell'inchiesta Palude.
Scritto da Amr
Foto di Joshua Stannard su Unsplash
C'è anche il direttore generale del Casinò di Venezia Alessandro Cattarossi, tra i 34 indagati nell'ambito dell'inchiesta Palude per i quali la Procura della Rerpubblica ha chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta ovviamente di un'inchiesta che tocca vari filoni tra appalti, corruzione e partecipate, e che riguarda in primis il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Gli imputati riceveranno dunque l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare con il capo di imputazione definitivo. Il primo cittadino afferma sulla sua pagina Facebook: "Ci voleva tanto coraggio per dire dopo anni d'inchiesta 'non abbiamo trovato niente', perché di questo si tratta. Sono fiducioso nella magistratura, ma non auguro a nessuno quel che è successo a me. Resto a disposizione, so di avere il cuore limpido e pulito e continuerò a fare il mio lavoro perché ho avuto un mandato importante dai miei elettori, ho fatto delle promesse e voglio finire il lavoro che ho fatto".
Nel caso del direttore generale del Casinò di Venezia, il suo nome era finito nel registro degli indagati in relazione alla vicenda del bando di gara per la manutenzione del verde della sede di Ca' Noghera che l'allora assessore Renato Boraso avrebbe provato a pilotare, fallendo tuttavia nel suo intento in quanto l'offerta, nonostante le indicazioni che sarebbero pervenute da Cattarossi per farla risultare vincente (ossia, di quanto dovesse essere ribassata l'offerta rispetto alla base di gara perchè risultasse la migliore), era stata poi sbagliata.
Nell'agosto del 2024, Cattarossi aveva spontaneamente rinunciato alle deleghe relative in materia di appalti e di acquisti di beni e servizi, che erano state poi riassegnate.
Sulla specifica vicenda relativa alla Casa da gioco arriva a Gioconews.it un “no comment” sia da parte della stessa che del Comune.