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Romeo: 'Obiettivo stabilità per i casinò italiani'

20 gennaio 2018 - 10:57

Secondo Olmo Romeo, vice presidente di Federgioco e membro del Cda del Casinò di Sanremo, alle Case da gioco tricolori servono basi economiche solide così da poter pianificare il rilancio.

Scritto da Anna Maria Rengo
Romeo: 'Obiettivo stabilità per i casinò italiani'

Il 2017 è stato un altro anno difficile per i casinò italiani. Ma come mai non riescono a emergere dalla crisi che li ha colpiti da tempo e che non accenna a mollare la presa? La parola a Olmo Romeo, vice presidente di Federgioco, la federazione aderente alla Fipe Confcommercio che rappresenta i quattro casinò italiani, oltre che membro del consiglio di amministrazione di quello di Sanremo.
“Il 2017 è stato un anno difficile sotto molti punti di vista e per tutto il sistema Paese, non solo per il nostro settore. L’incertezza politica che abbiamo attraversato ultimamente, e purtroppo non ancora conclusa, porta spesso in dote una difficoltà nelle relazioni tra le parti, rendendo ancor più difficoltosa la condivisione dei progetti e delle possibili soluzioni.
In questo momento storico ritengo sia fondamentale stabilizzare economicamente le società di gestione dei Casinò, perché senza avere delle basi economiche solide non si può pianificare un rilancio, o come preferisco pensare una ricollocazione nel mercato, senza creare danni occupazionali e di indotto. Questo percorso è già stato proficuamente avviato, tra varie difficoltà, dalle quattro case da gioco e auspico possa trovare soluzione nel corso del 2018”.

Lei rappresenta da poco Federgioco nell'ambito dell'European Casino Association. In questa posizione “privilegiata”, che visione ha dello stato di salute e delle prospettive dei casinò europei, a paragone di quelli italiani?

“Ritengo sia ancora troppo presto per poter esprimere un giudizio di così ampia portata, estendendolo poi a tutte le realtà europee. Sono molto incuriosito e stimolato da questo nuovo ruolo. Il potermi confrontare con gli altri amministratori europei sarà sicuramente un grande occasione di crescita personale, di confronto e dibattito per esaminare problematiche comuni. Ho però una certezza di base: la particolarità del rapporto tra i casinò italiani e le rispettive proprietà, siano esse municipali o regionali, è un unicum in Europa”.

I casinò italiani possono essere ancora fonte di reddito, di occupazione e di promozione turistica, per il territorio di riferimento?
 
“È indiscutibile che i casinò siano un importantissimo volano occupazionale ed economico per il proprio territorio. Dalla loro fondazione hanno trasferito ingenti risorse economiche agli enti proprietari, permettendo la costruzione di infrastrutture necessarie e strategiche a beneficio di tutta la comunità circostante. 
Ora la vera sfida sta nel riassegnare ai casinò quel ruolo fondamentale di richiamo turistico che per decenni hanno esercitato con successo. I vari calendari eventi, che spaziano dai grandi artisti alla stagione teatrale, dalle cene di gala agli spettacoli è orientato proprio in tal senso, e l’alto numero di adesioni ed ingressi ci conferma la bontà di queste scelte”.
 
In un quadro generale poco confortante, il Casinò di Sanremo si caratterizza per un rapporto “piano” sia con la proprietà che con i sindacati. Come è stato possibile raggiungere questo duplice obiettivo?
 
“Con la proprietà il rapporto è ottimo anche grazie ad una condivisone di progetti che vedono nel rilancio della nostra città il punto d’incontro tra le diverse esigenze. Il dialogo è continuo e gli incontri hanno ormai cadenza quasi settimanale. Questo ci permette di avere un feedback immediato sui progetti proposti e su quelli che riceviamo. Anche con i sindacati, sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli, il confronto costruttivo ha portato a risultati notevoli. Uno su tutti la firma del contratto collettivo di lavoro, che dopo una vacanza contrattuale di oltre due anni è stato rinnovato per altri tre anni, portando la nuova scadenza a fine 2019”.
 
Quali sono le politiche che il Casinò di Sanremo sta portando avanti sotto il profilo dellla tutela dei giocatori e delle legalità?
 
“Il Casinò di Sanremo, così come le altre case da gioco italiane, è particolarmente attivo e attento alle tematiche inerenti la legalità, una su tutte l’antiriciclaggio. Il recepimento della IV direttiva antiriciclaggio mi ha visto coinvolto personalmente con Federgioco in numerosi incontri presso il Mef, terminati con la produzione di un interpello completamente accolto. Questo dimostra una volta di più che con il coretto confronto si possono raggiungere soluzioni condivise. 
Siamo anche molto attivi sul tema, purtroppo sempre più attuale, della ludopatia. Proprio il Casinò di Sanremo ha ospitato il 18 ottobre un convegno, che ha visto tra gli organizzatori anche l’Azienda sanitaria locale e la Regione Liguria, orientato a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sulla ludopatia ed evidenziare come le case da gioco italiane si siano tutte dotate da diversi anni di un protocollo d’intesa con le Asl di riferimento, per combattere e prevenire questa dipendenza.
Tanto deve essere ancora fatto in materia, e mi piace pensare che questo sia solo l’inizio di un percorso lungo ma necessario”.
 
POKER SOTTO LA LENTE - Un'analisi del mondo del poker, anche sulla scorta di quanto già fatto e prodotto nel tempo, visto che il tema è da anni all'attenzione di Federgioco. È quanto effettuato nell'ultimo direttivo per il 2017 dal consiglio direttivo di Federgioco.
“Sulla scorta di questa analisi – spiega Romeo, che ha coordinato l'incontro in assenza (per motivi di lavoro) del presidente Giulio di Matteo – redigeremo, nel giro di due o tre mesi, un documento che analizzerà il settore e da presentare al ministero dell'Economia e al Viminale. Sarà firmato da Federgioco e concordato tra le quattro case da gioco e conterrà una serie di richieste, tra cui che nell'organizzare tornei di poker al di fuori dei casinò sia garantito il mancato accesso ai minori, che venga previsto il divieto assoluto di poker cash e che si presti una maggiore attenzione, anche in riferimento ad alcuni episodi che ci sono stati segnalati, per quanto riguarda il rispetto della legalità, anche in materia di antiriciclaggio”.
 

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