Casinò, l'importanza del controllo indiretto statistico a posteriori
Oltre a quello diretto, nei casinò italiani (e non solo) si può esercitare anche il controllo indiretto statistico a posteriori.
Il controllo comunemente effettuato, in Europa e all’estero è normalmente preventivo e diretto. Quello che intendo proporre è, invece, quello indiretto, in buona parte accuratamente analitico; lo possiamo trovare in alcuni casinò americani. Detta forma di controllo riguarda ogni tipologia di gioco in tutti i suoi aspetti, serve a verificare i rapporti matematici che ne evidenziano la corretta situazione.
Se desidero avere sott’occhio il reale trend di ogni gioco in ognuna delle sue componenti non posso che instaurare un controllo come quello in discorso. Allora ecco le componenti che rilevano: introito, quota di mercato interno, quota di mercato nazionale, rapporto introito/mance, rapporto valuta/introito (negli Stati Uniti si rileva in drop in quanto non è ammesso cambiare contanti in gettoni se non al tavolo da gioco), rapporto introito/ore tavolo ed altro ancora.
È necessario, se non indispensabile, conoscere e controllare la proiezione futura di ogni gioco e valutare la tendenza positiva o negativa che sia; ebbene non rimane che usufruire di quanto in argomento.
E’ irrinunciabile evidenziare anomalie e/o distonie che non sono rilevabili con altre tipologie di controllo, la soluzione è una soltanto.
E’ normale e logico voler utilizzare al massimo la produttività e la potenzialità dell’Azienda; i dati che il controllo indiretto mette a disposizione sono i più adatti allo scopo.
I giochi d’azzardo dei casinò sono organizzati in modo da favorire il banco, garantendo così alla gestione, per la legge dei grandi numeri, un introito certo proporzionale al numero dei giocatori e all’entità delle puntate.
Sempre per la legge dei grandi numeri più a lungo un giocatore gioca e più denaro rischia di perdere; lascio intervenire la matematica.
“La probabilità di un evento è il rapporto del numero dei casi favorevoli all’evento al numero dei casi possibili, purché tutti i casi considerati egualmente possibili” così si esprimeva il matematico Laplace (1749 – 1827). Se noi indichiamo con “m” i casi favorevoli e con “n” i casi possibili, e con “p” la probabilità che si verifichi l’evento abbiamo che p=m/n.
Si diceva “purché i casi considerati siano egualmente possibili”, infatti si suppone che nella roulette i cilindri siano perfettamente regolari, che le caselle dei numeri siano di uguali dimensioni, che le palline siano siano perfettamente sferiche, ecc.
Ora consideriamo la roulette americana, la vincita pagata su un numero singolo è 35 a 1. Giocando 5 Euro sul numero 17, e vinco ottengo 175 euro, se non vinco ne perdo 5. Le probabilità di vincita sono 1/38. I numeri sono 36 + zero e doppio zero.
Infatti (175 euro x 1/38) + (- 5 euro x 37/38) = 0,263.
posta della punta 1.000
posta del banco 35.000
posta globale 36.000
la speranza matematica del banchiere: 37/38 x 36.000 = 35.052,631
la speranza matematica della punta: 1/38 x 36.000 = 947,368
Se la speranza matematica, per un partecipante, è maggiore della quota di posta dallo stesso messa in palio, il gioco presenta un vantaggio a suo favore che viene misurato percentualmente sulla quota di posta messa in palio dall’altro contraente.
Nell’esempio si ha la speranza matematica del banchiere uguale a 35.052,631 con una eccedenza pari a 52,631 che, percentualizzata sulle 1.000 della punta assegna al banchiere un vantaggio del 5,2631%.:
Passando alla roulette francese, abbiamo:
posta della punta 1.000
posta del banco 35.000
posta globale 36.000
la speranza matematica del banchiere: 36/37 x 36.000 = 35.027,027
la speranza matematica della punta: 1/37 x 36.000 = 972,972
in questa roulette i numeri sono 37 /36 + zero).
Giocando il cavallo la speranza matematica del banco e della punta non cambiano:
posta della punta 1.000
posta del banco 17.000
posta globale 18.000
la speranza matematica del banchiere: 35/37 x 18.000 = 17.027,027
la speranza matematica della punta: 2/37 x 18.000 = 972,972
La speranza matematica del banchiere è, percentualizzata, il 2,7027%.
Abbandono la parte noiosa e mi accingo a leggere l’ultimo numero della rivista Gioco News. Ho trovato interessante, come di solito, quanto ha scritto il Marco Fiore e, precisamente: “ In un momento di grande cambiamento, perdurando una certa immobilità nell’offerta proposta alla clientela dei Casinò, parrebbe quasi scontato pensare che i giovani ...”
Allora ho cercato di ricostruire i cambiamenti dell’offerta avvenuti nel tempo a datare dal dicembre 1989.