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Casinò, le tre direttrici dell'organizzazione

08 settembre 2021 - 07:38

Multifunzionalità, competenza e meritocrazia sono le direttrici da seguire nell'organizzazione dei casinò.

Scritto da Mauro Natta

Molte volte mi sono domandato se l’osservazione dell’organizzazione del lavoro precedente al mio pensionamento e dopo, in questo caso devo parlare di esperienza diretta ad iniziare dal 2001, mi aveva suggerito e/o consigliato una metodologia specifica.

Ebbene non posso che rispondere in termini affermativi in quanto ho applicato, sin da subito o quasi, la ricerca della multifunzionalità, della competenza e della meritocrazia.
Sicuramente non è semplice convertirsi a detta metodologia in una attività che implica una offerta che non sempre incontra la domanda di un servizio al quale la definizione di indispensabile non può associarsi. E’ appunto la vicinanza con il divertimento, a volte un po costoso, che ne determina le esigenze di svolgimento. Queste ci portano o dovrebbero portarci alle particolarità accennate.

La multifunzionalità che consente anche una riduzione del costo del lavoro e, forse è quanto più rileva, il tramite più concreto per adeguare l’offerta alla domanda. La competenza che non deve essere carente perché il servizio alla clientela non lo consente; il servizio è uno dei pilastri di una gestione improntata alla ricerca del frequentatore con il chiaro intento di fidelizzarlo. Non tanto per averlo in esclusiva, sarebbe impensabile, quanto per poterlo annoverare tra gli ospiti importanti e, conseguentemente, di riguardo. La meritocrazia che è la logica figlia della ricerca di operare sempre meglio nell’interesse dello stesso lavoratore e del gestore.

Sono queste le qualità che vanno ricercate principalmente nel personale addetto alla produzione e di chi è a contatto con il cliente e, forse, ma non la considero indispensabile, la forma di assunzione che vede nel part time un modus operandi più selettivo.
Chiaramente, ed ecco l’espressione che ho usato qualche volta, il porto lo fanno i marinai anche se, come non potrebbe essere diversamente, hanno rilevanza il capitano e gli ufficiali; con la consapevolezze che i primi sono doverosamente più numerosi.

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